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7 Giugno 2023 - La calda giornata venne finalmente resa più gradevole da un flebile vento che soffiava tra i vicoli del centro città. Nonostante le vie fossero colme e assediate da persone, mi sentivo invisibile passeggiando solitario e pensieroso. La convocazione in sede prevista per il giorno successivo mi riempiva la mente da giorni, la tensione era molta ma veniva sovrastata dall’eccitazione per la nuova avventura. Ripensando a dov’ero poche settimane fa, mi vengono ancora i brividi, le gambe tremano e con la mente pesante mi ritrovo nella piazza centrale. Tante le luci tra il vociare della folla, famiglie con bambini, ragazzi che girovagavano in attesa che la serata potesse iniziare, pochi passi ancora e mi ritrovai sereno a fissare le stelle. Un momento di pace e libertà nonostante la tempesta mi stava per avvolgere e risucchiare.
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Nord Europa? . -
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Diciamo che non ho trovato foto migliore 😅 . -
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Nord Europa la gente non sta in giro in piazza, se ne stanno davanti al camino anche il 15 agosto!
Mentre leggevo a me sono venuti in mente i Balcani. -
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Poche settimane prima – Sollevato e lanciato per aria dai miei ragazzi, sentivo una strana sensazione di vuoto mischiata all’adrenalina della gara appena conclusa. Tra un salto e l’altro, ripensavo a questi tre anni meravigliosi, dalla terza categoria alla prima e ora, la fantastica quanto inaspettata vittoria del campionato che ci proiettò in promozione. Due partite perse in tre anni, tanti goal realizzati e pochi subiti, una macchina perfetta costruita per vincere. Lo sguardo sobbalzava da una parte all’altra tra i tanti tifosi presenti che gioivano per lo storico risultato, bastava un’occhiata per capire quanto erano felici e grati per aver visto da vicino una Squadra con la S maiuscola. Mi sentivo il re, mi sentivo bene e sicuro del sostegno dei miei compagni di avventura, nulla poteva buttarmi a terra se continuavo a stare insieme a loro. Il sole caldo mi riportò alla realtà mentre la testa vagava e sognava. . -
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Io continuo a dire che siamo in nord Europa, ma molto nord . -
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26 maggio – La stagione appena conclusa era alle spalle, le ultime due giornate erano passate velocemente senza alcuna pressione vista la promozione già in tasca. Avevo riposato e staccato per qualche giorno e oggi è il grande giorno, si riparte! Alle ore 10 la convocazione in sede per discutere del nuovo corso, volevo fortemente confermare la maggior parte dei miei ragazzi, facevano parte della famiglia e la dedizione dimostrata da ognuno di loro era sufficiente per me, volevo dar loro una chance anche in promozione, categoria che molti non avevano mai potuto affrontare. Mi svegliai presto, carico a molla, passeggiata rilassante in un clima meraviglioso, il sole iniziava a riscaldare i tetti e i pochi passanti che si muovevano tra le vie del paese di 4.000 anime. La maggior parte di loro mi riconosceva e mi salutava in modo garbato senza invadere mai la mia intimità, mi fermai a far colazione nella pasticceria vicino alla Chiesa, l’unica tra l’altro, un bel caffè e poi via, subito diretto alla sede per parlare con la dirigenza del mercato che stava per cominciare. Raggiante ed euforico, varcai la soglia e mi trovai tutti già seduti che confabulavano tra loro. Appena mi videro, il Pres si alzò, mi venne incontro e mi strinse la mano. Nei suoi occhi una particolare emozione mai vista prima, sembrava quasi triste e poco dopo capii cosa alterava il suo stato d’animo. . -
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Comincio a temere che siamo nei bassissimi fondi italiani . -
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Ci siamo quasi
26 maggio ore 10.15 – Il primo quarto d’ora passò via senza neppure accorgermene, si chiacchierò con tutti del più e del meno, di come stavamo, cosa avevamo pianificato per le imminenti vacanze, come procedeva il mio lavoro nell’azienda agricola di famiglia, insomma, ogni argomento era buono per tenere lontano quello che più mi interessava in quell’esatto momento, il calcio. Non dico che mi sarei aspettato genuflessioni e tappeto rosso, ma qualche parola in più sull’impresa appena conclusa sì, forse sì ,mi avrebbe aiutato a caricarmi ancora di più, ma forse, ripensandoci, era meglio così! Meglio un profilo basso, mai cullarsi e mai credere di essere arrivato, l’arroganza è il peggior nemico di un allenatore e io non potevo permetterlo. Appena seduti al tavolo, il Pres andò diretto al punto, il nostro percorso insieme non poteva più continuare, non avrei più allenato in promozione, non avrei potuto continuare a crescere insieme ai ragazzi, tutto finito, ma per una buona causa. La notizia mi arrivò dritta in faccia come uno schiaffo forte, rimasi intontito per lunghi attimi prima di capire dove mi trovavo e cosa ci facevo lì. Una squadra di serie B aveva chiesto informazioni su di me e aveva tutte le intenzioni di offrirmi un contratto per la prossima stagione. Senza esperienza, senza la capacità di reggere l’urto di un salto così grande, ma cosa mai ci avrei fatto lì? Solo insulti e sconfitte, grandi cadute che mi avrebbero forse portato a non amare più il calcio come lo conoscevo io, il calcio fatto di passione e amicizia, non soldi, ma l’occasione era troppo ghiotta, un artiglio trapassava la porta e mi tirava con forza dentro a questo inferno, anche se una luce, seppur fioca alle sue spalle, mi indicava che poteva esserci anche il Paradiso.
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8 Giugno 2023 – La notte è stata lunga, quasi infinita con la mente che volava a questa importantissima giornata. La tensione era tanta, più mi avvicinavo all’ora X e più cresceva. Dalla piazza centrale della Chiesa, mi spostai verso il lungolago passando tra i viottoli della città. L’acqua calma e piatta rifletteva il sole che lentamente saliva riscaldando l’aria frizzante del mattino con un fresco venticello a infilarsi tra il mento e il collo. Mi fermai qualche secondo ad ammirare questo spettacolo, sulla destra la funicolare, sulla sinistra invece, inizia a intravedersi lo stadio costruito a picco sul lago, quasi galleggiante sull’acqua. Dopo un breve tentennamento, mi diressi velocemente verso lo stadio, la voglia di iniziare la stagione iniziava a schiacciare il nervosismo. Entrai nella sede quasi balbettando, una maestosità mai vista essendo abituato a calcare campi di periferia. Il direttore e tutto lo staff mi fece però sentire a mio agio, sin da subito e così l’incontro volò via senza neppure accorgermene. Uscito dalla sede, tornai in hotel, mi cambiai e andai subito a farmi una corsa per rilassarmi e scaricare la mente, la mia prima stagione in serie B era ufficialmente iniziata, da oggi sono ufficialmente il nuovo allenatore del COMO.
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LA TATTICA
Nella mia esperienza appena conclusa, ho sempre giocato con un 3-4-3, squadra compatta con ripartenze veloci per sfruttare gli spazi, la tentazione di cambiare, di essere più prudente c'è, sono in serie B e non più in 1a categoria, i ritmi cambiano, la qualità è superiore, ma se poi dovesse andare male? Meglio fallire continuando con il proprio credo senza avere rimpianti
Vigorito sarà il mio portiere titolare, nonostante l'arrivo di Semper, nutro più fiducia in lui e si partirà con lui. Difesa a 3 con Scaglia e Barba che fremono per un ruolo da titolare mentre per il resto è tutto deciso. Baselli alternativa di Bellemo e lo spagnolo Bianco a giocarsi le sue carte con Verdi (talentuoso ma fisicamente arrivato) e Da Cunha.
Il precampionato è buono, le sensazioni della vigilia riguardo il portiere sono confermate, Semper è un disastro, ogni tiro un goal e così deciso di lasciarlo fuori dalla selezione per la serie B, non mi fido per nulla di lui, meglio chiudere subito l'esperienza lariana.
Finalmente domani si parte, esordio in una gara ufficiale contro l'Udinese, match proibitivo nel quale faremo ancora qualche esperimento, il campionato è ciò che conta. -
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Beh è pur sempre nord . -
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L'esordio in Coppa Italia non è dei migliori, il goal di Gabrielloni nel finale rende meno amara una sconfitta che era comunque attesa e comprensibile. Nessun dramma, anche perché, vista la difficoltà del match, abbiamo fatto degli esperimenti in preparazione dell'esordio in Campionato
La prima gara si gioca al Sinigaglia, l'ingesso è da brividi, seppur lo stadio sia mezzo vuoto visto che siamo ancora in Agosto, le emozioni sono tante. Partiamo contratti e passiamo subito in svantaggio grazie a Tutino, ma bastano due giri di lancette per riacciuffare il pareggio con Cutrone. Un punto che comunque muove la classifica, nel complesso meritavamo più noi viste le occasioni, ma va bene così.
PS. Approfitterò delle varie partite per presentarvi via via la rosa, il primo a meritarsi il suo spazio è naturalmente bomber Cutrone seguito da Gabrielloni, primo marcatore in un match ufficiale del nuovo corso
Patrick Cutrone
In partenza sarà lui il nostro attaccante titolare, dovrebbe migliorare in finalizzazione per essere un Uomo d'area di livello, ma la rete all'esordio mi conferma le buone sensazioni
Alessandro Gabrielloni
Il classico giocatore medio di sostanza, buone doti fisiche, grande impegno e spirito di sacrificio, più finalizzatore di Cutrone, per cui sicuramente un uomo da buttare nella mischia in caso di difficoltà
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Gabrielloni farà più gol di Cutrone .