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    Qui inseriamo tutte le news sul Genoa

    Edited by rossiccio90 - 20/5/2015, 12:00
     
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    Derby -1, le frasi diplomatiche stanno a zero. Lo pensa anche Di Vaio...

    Una partita come le altre? Se vogliamo raccontarci della favole, forse sì: Marco Di Vaio, a poche ore dal derby della Lanterna, spezza la routine della frasi diplomatiche ascoltate in settimane e si cala già nel clima della stracittadina.

    "Inutile negarlo, il derby è una partita a parte: non c'entra nulla con il resto - spiega - infonde energie impensabili e giocarla è un piacere. Regala tre punti come le altre, d'accordo, ma può davvero far scattare una molla e segnare la svolta della stagione: noi proveremo a vincere attraverso il gioco, quella è la nostra arma per raggiungere la salvezza. Ma sarà dura, nessuno regala niente in serie A".
     
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    Di Vaio rivendica il posto

    4 ottobre 2007 - Partitella con la Primavera, oggi, per gli uomini di Gasperini, che non ha dato indicazioni particolari sulla formazione che schiererà domenica con il Cagliari. La prima squadra ha vinto 6-1, con doppietta di Borriello e reti di Papa Waigo, Sculli, Di Vaio e Leon (gli ultimi due su rigore). Di Ledesma la rete della bandiera dei giovani rossoblu. Santos e Bega non sono scesi in campo, mentre Fabiano, Masiello e Figueroa hanno lavorato a parte, ma il solo Fabiano potrebbe essere, forse, recuperabile. Intanto si fa forte anche la candidatura di Di Vaio, in panchina nelle ultime due gare, e che potrebbe anche ritrovare il posto, anche se il camaleontico Gasperini oggi non ha svelato le proprie intenzioni. (g.rem.)
     
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    Genoa: Ora 500 tifosi sfidano Mediaset


    La battaglia è appena iniziata: tifosi genoani contro Mediaset Premium. «Per ora abbiamo circa cinquecento adesioni», sottolinea l'avvocato Andrea Solza, che guida l'assalto al fortino della televisione digitale. I fatti: mercoledì 26 settembre c'è il primo turno infrasettimanale del campionato; ci sono sette partite da trasmettere, ma Mediaset Premium ha sei canali a disposizione, oltre a quello nel quale la linea passa da un campo all'altro. C'è da fare una scelta: l'emittente decide che Genoa-Udinese va in onda in differita, in seconda serata dopo Palermo-Milan. «È un palese caso di inadempienza contrattuale nei confronti di coloro che hanno sottoscritto l'abbonamento e comprato il decoder - assicura l'avvocato Solza - Nella sua pubblicità Mediaset Premium aveva garantito che tutte le partite sarebbero andate in diretta».


    Per i genoani davanti alla televisione è stata una beffa: «Ci siamo persi una bella partita, e la prima vittoria in serie A dopo 12 anni e l'esperienza della C - insiste il legale - Per i genoani è un chiaro caso di danno patrimoniale ma anche morale ed esistenziale. Per i club che avevano pubblicizzato la trasmissione della partita c'è pure un danno di immagine. Il genoano è sempre stato vessato, è ora di reagire».


    Da qui l'idea di passare dalle proteste ai fatti: «Io sono il primo aderente - confida l'avvocato Solza - Sono mosso da interesse professionale ma anche dal fatto di essere tifoso, perché altrimenti ci sono cause più redditizie. Chiediamo circa 1.100 euro a titolo di risarcimento per ciascun ricorrente. La cifra può variare perché se qualcuno, per non aver potuto vedere la partita, avrà lamentato un forte stress con tanto di certificato medico, potrà chiedere di più secondo le tabelle legali».




    Gasperini vuol dare il primo dispiacere al Del Piero post-rinnovo: "Cercheremo di rovinargli la festa"


    Domenica sera, posticipo dell'8ª giornata, all'Olimpico di Torino il Genoa farà visita alla Juventus. Un match importante a cui il tecnico dei rossoblù, Gian Piero Gasperini, dice di guardare con fiducia.

    "Per noi è una trasferta importante - ha detto Gasperini ai microfoni di Radio Radio - Soprattutto dopo l'esordio negativo contro la prima grande che abbiamo incontrato, il Milan. Da quella partita, comunque, siamo migliorati e ora vogliamo vedere quanto. Prenderemo degli aggiustamenti, visto l'avversario, ma non snatureremo il nostro gioco e la nostra propensione offensiva".

    Sarà la prima partita dopo il rinnovo contrattuale di Del Piero... "Vuole festeggiare con un goal? Speriamo, invece, di rovinargli la festa - ha detto ancora il tecnico dei genoani - Trezeguet? Confido che i miei difensori riescano ad imbavagliarlo".
     
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    Gasperini diventa il Ferguson italiano

    Una ruspa può diventare un simbolo. Il tunnel che conduce al futuro è stato iniziato sul lato nord del campo di allenamento del Genoa. Lì sorgerà tra pochi giorni la palestra che Gasperini aveva tanto richiesto. L'idea è di Enrico Preziosi, presidente sempre pronto a stupire.

    «Ho un allenatore con le idee chiare, allora seguiremo quello che ci dirà lui». Nei fatti ecco un contratto fino al 2012, il più lungo attualmente in serie A, ma non solo. Gasperini opererà con compiti allargati, un po' da tecnico-manager. «Alla Ferguson», come ama definirlo lo stesso Preziosi. «L'obiettivo — spiega Gasperini — è lavorare per far crescere questa società. Il mio contratto mi costringerà a un maggior impegno e maggiori responsabilità. Ora più che mai, però, mi sentirò coinvolto nella costruzione del futuro».

    Ha saputo conquistare Preziosi con i fatti, dimostrando di puntare ai successi del Genoa prima che ai suoi. Già durante la scorsa estate ha «bocciato» nomi importanti, spingendo per avere giovani semisconosciuti. Ha rischiato in prima persona, si è messo in gioco e ha vinto. «Non vorrei più vedere giocatori del Genoa pagati per andare via, ma sogno che accada il contrario: che i nostri giocatori finiscano nel mirino delle grandi società, che risultino valorizzati dal nostro lavoro. Per far questo occorreranno scelte precise, indirizzate sugli uomini giusti».
     
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    Pastorello svela le strategie del Genoa, tra giocatori non più incedibili e ritorni di fiamma

    Provate a chiedere ai tifosi del Genoa quali correttivi applicherebbero alla rosa di Gasperini, e state certi che buona parte vi risponderà allo stesso modo: c'è bisogno di più fisicità a centrocampo. La difesa convince, l'attacco pure, ed anche in linea mediana, in fondo, non se la cavano male. Manca, però, un elemento che abbini corsa e muscoli.

    La dirigenza del Grifone, attraverso Giambattista Pastorello, ha già lasciato intendere che a gennaio potrebbero esserci novità in tal senso. Ai microfoni di Teleradiostereo, il dirigente ha svelato l'oggetto dei desideri rossoblu: «Potremmo tornare ad interessarci a Barusso, mediano cercato in estate già prima che andasse alla Roma e che abbiamo continuato a tenere d'occhio dopo il suo approdo in giallorosso. Diciamo che per lui potrebbe essere aperto a gennaio un discorso abbozzato qualche mese fa».

    Per un centrocampista in arrivo, uno che potrebbe preparare presto le valigie. Stiamo parlando di Manuel Coppola, poco utilizzato finora: «In estate abbiamo detto no a richieste per Manuel Coppola, che interessava a Lazio e Udinese. Ora non sta giocando molto, se per gennaio la situazione fosse la stessa, torneremmo a prendere in considerazione una possibile cessione».

    All'ombra della Lanterna, invece, ci resterà sicuramente Fabiano: «Sta facendo molto bene, il nostro laterale sinistro piace a numerosi club, ma non è nostra intenzione privarci di lui alla riapertura del mercato, perchè non è nostra intenzione indebolire l'organico».
     
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    UFFICIALE: Criscito in prestito al Genoa

    Dopo l'anticipazione ufficiosa di questa mattina, ora è ufficiale: presentato mezzora fa, il difensore della Juventus Domenico Criscito (21) si accasa in prestito al Genoa fino a fine stagione. Prevista per il Grifone un'opzione di riscatto a giugno ad un prezzo concordato con la dirigenza bianconera.

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    Al Genoa uruguaiano Matias Masiero
    Centrocampista, 19 anni, proviene dal Central Espanyol

    (ANSA) - GENOVA, 6 GEN- Altro colpo di mercato per il Genoa: e' stato ingaggiato l'uruguiano Matias Masiero, 19 anni, centrocampista, proveniente dal Central Espanyol.Il giocatore e' gia' in volo per l'Italia. Centrocampista mancino, in grado di giocare laterale in un attacco a tre, Masiero potrebbe partire gia' domani coi compagni per la Toscana e forse giocare uno spezzone dell'amichevole che il Genoa disputera' a Lucca contro la Lucchese. Intanto nessuna novita' per Olivera: la trattativa con la Juve e' ferma.
     
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    Genoa, in arrivo brasiliano Wilson
    E' un attaccante esterno di 22 anni, domani firmera'

    (ANSA)
    - GENOVA, 15 GEN - Terzo acquisto in arrivo per il Genoa: dopo Criscito e l'uruguaiano Masiero, e' stato preso dal Corinthias l'attaccante brasiliano Wilson.Il giocatore, 22 anni, esterno alto, e' sbarcato oggi in Italia e si e' incontrato a Cogliate (Mi) con il presidente rossoblu' Enrico Preziosi. Stasera Wilson raggiungera' Genova, dove domani, salvo intoppi dell'ultima ora, firmera' il contratto. Intanto si apprende che Leon, infortunatosi contro la Lazio, dovra' star fuori circa 20 giorni.
     
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    "I tifosi sentono le voci di un mio possibile ritorno al Milan, però io voglio restare", l'uomo del giorno dichiara amore al Genoa!

    Era il giugno 1991. Fu l'ultima volta in cui un giocatore genoano vestì la maglia della nazionale italiana. Gennaro Ruotolo ricevette la chiamata di Azeglio Vicini per la sfida contro la Danimarca. E la Gradinata Nord vide e ammirò un idolo con la casacca azzurra.

    Giunti al febbraio 2008 la Gradinata Nord torna a gonfiare il petto. Marco Borriello, infatti, riporta entusiasmo "nazionale" al Grifone ottenendo una bellissima quanto meritata chiamata dal ct Roberto Donadoni.

    "Sarebbe meraviglioso giocare qualche minuto - ha detto l'attaccante parlando dell'imminente impegno dell'Italia a Zurigo contro il Portogallo - Ringrazio il ct, ringrazio Preziosi, l'allenatore, i compagni e i tifosi. Se sono arrivato a tanto il merito è del Genoa. Gli Europei? Dipenderà da quello che farò in rossoblù ma questo non è un punto d’arrivo ma una tappa".

    Dichiarazioni cariche di soddisfazione e contenuto, specie per un giocatore che ultimamente si sta prendendo diverse rivincite nei confronti di alcune scelte che, in passato, l'avevano posto ai margini della rosa del Milan, società che detiene parte del suo cartellino. A tal proposito Borriello sembra voler parlare chiaro, avendo già scelto quella che potrà essere la sua vita professionale futura.

    "I tifosi siano tranquilli - ha aggiunto il centravanti napoletano - io e Preziosi stiamo lavorando al mio futuro: loro sentono le voci di un mio possibile ritorno al Milan, però io voglio restare". Se non è una dichiarazione d'amore questa...

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  11. Jerome Lebez
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    Il ciclone Fiorentina si abbatte sul Genoa


    Fiorentina 3 - Genoa 1





    Spietata e cinica, la Fiorentina si abbatte sul Genoa e passa 3-1. Un ciclone sui rossoblù, in partita fino al gol, il terzo, di Pazzini e pericolosi in cinque occasioni a cui Frey dice di no dall'alto della sua classe. Ma sui liguri pesa l'impatto devastante di Mutu. Al suo rientro, il romeno detta legge e si tira dietro tre avversari. Segna la rete del 2-0, dopo quella beffarda di Santana. Di Masiero il gol della bandiera genoana. Vittoria in cui prevale l'esperienza e che porta i viola a + 4 sul Milan.
    GRANDI RITORNI - La Fiorentina con Mutu e Liverani ritrova chi detta i tempi e chi apre le difese. Lo stop del Milan a Roma impone di approfittarne. Così Prandelli si affida alla qualità dei suoi uomini di centrocampo, mentre Gasperini non cambia idea sul suo modo di giocare. Fa però riposare Milanetto, rinuncia a Santos, scala Konko alla destra della difesa e in mezzo fa giocare Danilo. Nei piani dei rossoblù c'è l'idea di sbancare il Franchi e le quattro nitide occasioni da gol create nel primo tempo, due volte da Borriello, una da Sculli e una da Leon, fanno capire di che pasta è fatto il tridente ligure.
    GRANDE FREY - Bisogna però fare i conti con l'opportunismo della Fiorentina che soffre terribilmente quando il Genoa parte in contropiede, ma che non si fa pregare due volte quando deve fare la cosa giusta. Esattamente al 19', quando Santana riceve in area e gabbando Lucarelli e Criscito, infila Scarpi con un delicato pallonetto. Al 30', allorché sua maestà Mutu dal limite fionda di esterno destro e mette una pietra sulla partita. Questione di classe e intuizione. Con tutta la rabbia conseguente del Genoa che ha la sfortuna di trovare sulla sua strada un Frey pazzesco. Il francese non ha limiti, esibendo reattività e istinto primordiale: quattro modi di dire no al gol avversario. Ne consegue quindi una Fiorentina cinica, tra l'altro obbligata a fare due cambi nella prima frazione: al 24', Jorgensen per Gamberini (problema ai flessori della coscia sinistra), e al 32', Papa Waigo per Santana, affaticato.
    PAZZINI NON SBAGLIA - Il Genoa le prova tutte. All'inizio della ripresa cerca di spaventare Frey, ma la spinta del primo tempo è scemata. Gasperini prova a scuotere la squadra con l'inserimento di Masiero e Vanden Borre per Sculli e Fabiano. Ma i rossobblù, è evidente, non ci credono più. Così sale in cattedra Pazzini. L'attaccante prima incontra sulla sua strada Scarpi, ma all'11' indirizza in rete una splendida verticalizzazione alla Pirlo di Liverani. Partita chiusa, anche se il Genoa vuole togliersi la soddisfazione di un gol. Ma sperare in un tentennamento di Frey è pura utopia. Sebastien si ripete anche su Masiero e quando la situazione si complica in difesa è sempre lui a dare sicurezza al reparto. Frey che fa la differenza come Mutu. E non è un caso che quando il romeno lascia il posto Donadel tutto il Franchi regali una standing ovation al suo pupillo. Il Genoa dal canto suo raccoglie i frutti del suo impegno con il gol di Masiero e potrebbe addirittura ridurre il gap se non dovesse fare i conti con l'imprecisione e la lucidità ai minimi termini dei suoi attaccanti. Alla fine la vittoria premia l'opportunismo dei viola in fuga dal Milan, ora sotto di quattro punti.



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    Fonte: La Gazzetta dello Sport
     
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  12. Jerome Lebez
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    Borriello frena l'Inter


    Genoa 1 - Inter 1





    Per la quinta volta in campionato l'Inter resta in dieci. Per l'ottava volta pareggia, lasciando aperta alla concorrenza la porta della speranza. L'1-1 di Genova (gol di Suazo nel primo tempo, pari di Borriello negli ultimi minuti) è fortemente condizionato dal rosso a Pelé. Ma premia l'orgoglio del Genoa che nella ripresa ha schiacciato gli avversari nella propria metà campo.
    SUBITO SUAZO - Due sorprese e mezza nella formazione iniziale di Mancini: c'è il portoghese al posto di Vieira (affaticato) e Solari invece di Jimenez, con Suazo in attacco di fianco a Ibrahimovic. Gasperini lascia Borriello a masticare amaro, non rinunciando all'esperienza di De Rosa in difesa. E' proprio il napoletano di Stoccarda a tradire il Grifone dopo 11 minuti: l'anticipo va a vuoto e lo svedese affonda a sinistra dopo il passaggio di Cambiasso; poi c'è l'assist in mezzo per Suazo, facilmente a segno davanti alla porta.
    ROSSO PELE' - Tutto sommato il Genoa non dispiace. Cerca con coraggio lo scambio di prima, con Rossi attivissimo a sinistra. Ma Julio Cesar resta in piedi per tutto il primo tempo. Le cose iniziano a cambiare quando Pelé lascia in dieci l'Inter per doppia ammonizione (due falli su Juric, il primo netto e scorretto, il secondo meno nitido e non cattivo ma quanto meno azzardato). Mancini deve ridisegnare il suo assetto con un uomo in meno come è già accaduto in 8 occasioni tra serie A e Coppe, mettendo in conto un dispendio di energie supplementare. L'ennesimo. E' Suazo a sdoppiarsi per consentire alla squadra di sostenere la presenza di Ibra come unico (e poco mobile) riferimento offensivo, come era già accaduto due volte contro il Liverpool.
    ASSALTO GENOA - L'infortunio di Criscito (sospetta distorsione alla caviglia) rallenta di poco l'accelerazione del Genoa, che con Borriello è tutta un'altra squadra. La presenza di Rivas rafforza la difesa sganciando Chivu da compiti di sola copertura. Ed è una mossa giusta perché i cross nell'area interista si ripetono e il romeno non può esprimersi al massimo nel gioco aereo. L'inserimento di Fabiano allarga il gioco del Genoa, che porta in area una selva di palloni per un assalto continuo ma sterile. Juric impegna Julio Cesar quando mancano meno di 10 minuti alla fine.
    BORRIEGOL - L'Inter è solida in mezzo, ma imbarca acqua sulle passerelle laterali. Juric martella Maicon e propizia il gol dell'1-1: sassata non trattenuta da Julio Cesar, sulla traiettoria c'è Borriello, che in mezza rovesciata fa 17 (capocannoniere solitario) e fissa il punteggio sull'1-1. Negli ultimi minuti l'intensità rossoblù rischia di tracimare. L'Inter però tiene e salva un punto che vale oro con 9 giornate ancora da giocare. Di sicuro, in inferiorità numerica, non si poteva sperare di più.



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    Fonte: La Gazzetta dello Sport
     
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  13. Jerome Lebez
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    Il Genoa vince a Palermo. Guidolin resiste (per ora)


    Palermo 2 - Genoa 3





    Torna alla vittoria il Genoa, che si conferma in buona forma dopo il pareggio casalingo ottenuto contro l’Inter, mentre per il Palermo ora fanno 2 punti in 5 partite. L'avventura di Guidolin sulla panchina rosanero potrebbe finire qui. "Quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto - ha detto Guidolin nelle interviste tv dopo partita - ma per vincere ci vuole anche un po' di fortuna e quella l'ha avuta solo il Genoa. Ma la squadra ha fatto tutto quello che poteva, i ragazzi li ringrazio di tutto. Hanno giocato bene in un clima impossibile, senza il minimo apporto da parte del pubblico. Tutto era stato ben preparato... Ai giocatori e a pochi altri voglio dire comunque grazie. Adesso, se potessi scegliere io, mi piacerebbe finire comunque l'anno qui, ma pazienza, la vita e la mia carriera non si chiudono certo a Palermo". A sorpresa dal presidente Zamparini non arriva l'esonero (almeno a botta calda): "Per me può rimanere - ha detto il presidente - Non c'è problema. E' lui che ci ha messo in questa situazione, toccherà a lui tirarci fuori". In realtà la sorte di Guidolin sembra segnata. In effetti in serata, dopo che il presidente del Palermo aveva dato del "bugiardo" al suo tecnico a proposito delle dichiarazioni su un "clima infernale allo stadio Barbera ben preparato", in una nota la società siciliana fa sapere che si riserva "ogni azione a tutela della sua onorabilità", e soprattutto sottolinea che dopo la conferma del tecnico precedente a questo episodio "si riserva ogni decisione in merito alla conduzione tecnica".
    LE SCELTE - Gasperini dà nuovamente fiducia a Figueroa, mentre Borriello parte dalla panchina. Guidolin sceglie un assetto più aggressivo, con Bresciano ad agire da punta esterna in un tridente con Amauri e Cavani. Entrambe le squadre non vincono dal 27 febbraio, per questo l’inizio è un po’ contratto almeno nella linearità delle azioni. I palermitani insistono molto per vie centrali, mentre i rossoblu sono bravi a cercare sempre la ripartenza, soprattutto con Leon sulla sinistra. La prima vera occasione, però, è la migliore possibile per il Palermo: dopo una bella azione palla a terra Amauri cerca in area Cavani. L’uruguaiano viene anticipato da Santos che però dopo la palla colpisce il rosanero, per Tagliavento è calcio di rigore. Amauri trasforma (con dedica a Guidolin) anche se Scarpi indovina la traiettoria (1-0 al 24’). La gioia rosanero è parzialmente raffreddata dal fatto che Cavani non riesce a proseguire per un dolore alla caviglia successivo al contatto del rigore, e deve lasciare il posto a Jankovic. Nei minuti immediatamente successivi il Palermo sembra potersi organizzare meglio in modo da evitare rischi in contropiede, ma proprio su una ripartenza genoana, al 29’, Figueroa trova il pareggio con un gran sinistro da fuori area. Da qui in poi sono gli ospiti a prendere più iniziative, trovando anche due buone occasioni con Sculli e ancora Figueroa, mentre dall’altra parte l’infaticabile Amauri fa quello che può per tenere impegnati i difensori rossoblu.
    RIPRESA - La ripresa è decisamente più spettacolare e parte subito fortissimo: al 4’ pericolo per il Genoa, con Scarpi che riesce a mettere in angolo un tiro deviato di Guana. Subito dopo i rossoblu colpiscono in contropiede: Figueroa si invola e mette in mezzo da sinistra, tutto facile per l’accorrente Milanetto che batte Fontana da due passi (1-2 al 50’). La reazione del Palermo è rabbiosa, al 52’: sugli sviluppi di una punizione Jankovic spara una punizione potentissima e scuote la traversa a Scarpi battuto, e proprio il giocatore slavo sarà uno dei più attivi per Guidolin da qui alla fine della partita. Il Genoa, però, è implacabile: al 16’ Figueroa si guadagna un calcio d’angolo e viene sostituito da Borriello, per dare più freschezza e pericolosità all’attacco e tenere sul chi vive la difesa rosanero. Non passa che qualche secondo, e sul corner calciato dalla sinistra Konko stacca bene sul primo palo e batte Fontana per la terza volta, lasciando di sasso tifosi e avversari.
    ASSALTO - A questo punto il Genoa bada soprattutto a non lasciare troppi spazi di manovra agli attaccanti palermitani, anche se l’encomiabile Amauri regala sponde interessanti in area di rigore ai compagni (il neo-entrato Tedesco si fa spesso trovare ma è troppo impreciso). Al 25’ Scarpi si segnala per una grande parata sul sinistro a botta sicura di Balzaretti, e sulla ribattuta Simplicio non riesce a mettere dentro di testa. I padroni di casa non smettono malgrado la situazione compromessa di cercare almeno il gol per dimezzare lo svantaggio, e moltiplicano i cross dalle fasce (specie con Jankovic e Bresciano). La rete tanto agognata (ma inutile) arriva proprio sull’ultima azione della gara, quando Amauri corona la sua ottima prestazione segnando un gran gol da fuori area sull'ultima azione della partita. Che però non evita né la sconfitta, né i fischi del Barbera.



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    Genoa, prende corpo l'idea Adu

    Freddy Adu, per gli appassionati di giochi manageriali, è sempre stato una sorta di mostro sacro. Il calciatore americano, di origini ghanesi, ha sempre fatto parlare molto di sé sin dalla tenera età di 14 anni, quando veniva considerato fra i migliori al mondo fra i pari età. Ora, a 19 anni, lo statunitense gioca nel Benfica. Rumours di mercato dicono che a lui sono interessati il Monaco e il Genoa: per i rossoblù potrebbe essere un'operazione commerciale incredibile, visti gli sponsor che Adu porta con sé. Il contratto della punta scade nel 2012.
     
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  15. [Terminator]™
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    Il Genoa inventa "il lancio del contratto"



    Le immagini che faranno ricordare la chiusura del calciomercato estivo 2008: l'acquisto di Milito viene portato a termine con l' "aeroplanino"


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710 replies since 21/9/2007, 18:22   5987 views
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