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[Official Topic] Ciclismo

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  1. toroloco85
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    Giro: la prima di Bennati

    Nella terza tappa successo del velocista Liquigas, davanti ai tedeschi Zabel e Hondo. McEwen nelle retrovie. Polemiche nel finale per la doppia caduta durante la tappa: a farne le spese Riccò (sospetta frattura di un dito della mano) e McGee, ritirato

    MILAZZO (Me), 12 maggio 2008 - Il dopo-Petacchi è Daniele Bennati. Successo in volata nella terza tappa del Giro d'Italia, la Catania-Milazzo di 221 km, la prima adatta ai velocisti. Gruppo compatto a 6 km dal traguardo, poi uomini Milram a far l'andatura per Zabel, ma è il 27enne della Liquigas ad anticipare lo scatto per poi chiudere a braccia alzate davanti allo stesso Zabel e a Hondo della Diquigiovanni. Pellizotti, anche lui della Liquigas, resta in maglia rosa. Al vincitore di tappa, la ciclamino.
    CHE BOTTA - L'immagine del giorno, però, è un'altra: al km 150 maxicaduta a centro gruppo complice l'asfalto reso scivoloso dalla pioggia. Franano una ventina di corridori, da Cavendish a Possoni, anche se ad avere la peggio - tra gli uomini di classifica - è Riccardo Riccò che all'ammiraglia segnala: "Forse ho un dito della mano sinistra (l'indice, ndr) rotto". Riccò, con la maglia ciclamino della classifica a punti, aveva vinto ieri in volata la seconda tappa di ieri e alla fine arriva in gruppo. Non è tutto: a 20 km dal traguardo il bielorusso della Tinkoff Kiryienka sbaglia una curva a sinistra e cade, coinvolgendo altri sei corridori, tra cui Rebellin, O'Grady e McGee (Csc), quest'ultimo costretto al ritiro.
    FUGA A SEI - Il gruppo era rientrato a 30 km dall'arrivo sui sei battistrada di giornata, scattati subito dopo il GPM di Maletto: Chiarini (Lpr), Buffaz (Cofidis), Roy (Française des Jeux), Seeldrayers (Quick Step), Jurco (Milram) e Brutt (Tinkoff) sono rimasti in fuga per 140 km, raggiungendo un vantaggio massimo di 4'05''. Poi al cartello degli ultimi 8 km, lo scatto dello spagnolo Colom (Astana) subito ripreso e sorpassato da Nibali che sulle strade della sua terra è rimasto al vento 2 km prima di essere ripreso dalla Lpr di Di Luca. Domani il Giro lascia la Sicilia per la quarta tappa, da Pizzo Calabro a Catanzaro, 183 km dedicati ai velocisti.
     
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  2. toroloco85
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    Maxi-caduta in volata, poi sprint regale di Cavendish

    Successo del britannico High Road nella 4ª tappa Pizzo Calabro-Catanzaro: ai 200 metri dal traguardo incredibile scivolone a centro gruppo, si salvano i big. Bennati chiude 3° dietro a Forster, Pellizotti resta in rosa. Tappa segnata dalla lunga fuga di Verbrugghe

    CATANZARO, 13 maggio 2008 - Mark Cavendish ha vinto la quarta tappa del Giro d’Italia, da Pizzo Calabro a Catanzaro per 183 chilometri. Il britannico dell'High Road, 21 anni, ha battuto allo sprint il tedesco Forster (Gerolsteiner). Terzo Daniele Bennati (Liquigas), uscito ai 250 metri dalla ruota di Zabel ma rimontato nel finale da Cavendish, al 5° successo stagionale e 1° al Giro d'Italia. Poi Bazayev e Lorenzetto. Franco Pellizotti (Liquigas) ha conservato la maglia rosa e la generale non ha subito variazioni di rilievo. Ancora una caduta, sul rettilineo finale, innescata da Nuyens (Cofidis): al belga è sembrata uscire la scarpa dalla pedaliera. Coinvolti almeno una quindicina di corridori.
    LA CRONACA – Come previsto non parte l'australiano O'Grady, causa frattura della clavicola destra. Dopo tre chilometri si ritira anche il belga Cornu, ma intanto la fuga era già andata via, firmata Verbrugghe. Il belga, che nel 2001 vinse il cronoprologo di Pescara e restò 4 giorni in maglia rosa, è partito praticamente al pronti-via ed è stato ripreso dopo 162 chilometri (massimo vantaggio 10'). Nel finale da segnalare, in discesa, anche un tentativo di Paolo Bettini: il campione del Mondo a fine gara si è espresso sulle frequenti cadute di questi giorni: "C'è chi si lamenta, ma si cerca di passare dove non si può…".
    SI CONTINUA COSI' – Mercoledì c'è la quinta tappa: Belvedere Marittimo-Contursi Terme, km 203. E' una frazione abbastanza mossa: c'è il Gpm di Fortino (terza categoria) dopo 88 chilometri, mentre gli ultimi tre km verso Contursi sono al 5,9%, con punte fino al 9%. Come dire: la classica tappa "alla Bettini".
     
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  3. toroloco85
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    Brutt, fuga per la vittoria

    Il russo della Tinkoff scatta ai 1100 metri e beffa i quattro compagni di giornata, in avanscoperta dal 19° chilometro. Rabbia Millar, appiedato dalla bici. Pellizotti resta in rosa, a Bettini lo sprint del gruppo staccato di 31''

    CONTURSI TERME (Salerno), 14 maggio 2008 - Pavel Brutt ha vinto la 5ª tappa del Giro, da Belvedere Marittimo a Contursi Terme per 203 chilometri. Il russo della Tinkoff, 25 anni, con un attacco ai 1100 metri ha staccato i compagni di fuga Perez, Laverde e Frohlinger e si è imposto per distacco. Secondo posto per Frohlinger (Ger, Gerolsteiner), poi Laverde e Perez. Per Brutt, professionista dal 2001, si tratta del 17° successo in carriera, 1° del 2008.
    RABBIA - In fuga c'era anche David Millar: ma il britannico della Slipstream poco prima dello striscione dell’ultimo chilometro ha avuto un problema tecnico ed è dovuto scendere di sella. Per la rabbia, ha scagliato la bicicletta oltre le transenne. Il gruppo dei migliori è arrivato a 31'', regolato da Bettini, 5°. Franco Pellizotti (Liquigas) ha conservato la maglia rosa.
    LA CRONACA – Non parte Nick Nuyens, caduto nel finale: per il belga della Cofidis frattura della clavicola. Dopo diversi scatti e controscatti, al 19 km vanno via Laverde, Frohlinger, Brutt, Millar. Su di loro si porta Perez Sanchez e dopo 116 km i cinque hanno 9'10''. Sono soprattutto i Liquigas e i Quick Step a condurre l'inseguimento. Nel finale, sotto la pioggia, si vede davanti al plotone anche la Lpr ma il braccio di ferro, stavolta, lo hanno vinto i fuggitivi della prima ora.
    AVANTI COSI' – Giovedì c'è la 6ª tappa: da Potenza Peschici, 265 km. E’'la frazione più lunga della corsa rosa: all'inizio si attraversa l'appennino lucano (Gpm di Rionero in Vulture). Poi pianura fino a Manfredonia, dove si incontra il Gargano. Superata Vieste, si entra nel circuito finale di quasi 34 km che presenta la salitella di Borgo della Risega. Gli ultimi 1330 metri sono in salita, con pendenze fino al 10%. Domani ci sarà il primo vero arrivo in quota, a Pescocostanzo.
     
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  4. toroloco85
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    Epico Priamo a Peschici, Visconti si prende la rosa

    Fuga vincente del 26enne trevigiano alla prima partecipazione al Giro. Sul traguardo, bruciato lo spagnolo Perez Lesaun. Tra i fuggitivi anche la maglia tricolore che nella classifica generale scalza Pellizotti. Gruppo a oltre 11'. Domani salita

    PESCHICI (Foggia), 15 maggio 2008 - Matteo Priamo, al debutto nella corsa rosa, ha vinto la 6ª tappa del Giro d'Italia, da Potenza a Peschici per 231 chilometri, la più lunga della corsa anche dopo l'accorciamento di 33 km deciso ieri dagli organizzatori. E' il 3° successo 2008, dopo i due colti al Giro di Turchia. Il veneto della Csf Group-Navigare, 26 anni, faceva parte degli 11 battistrada che hanno condotto la fuga da lontano: a 15 km dalla fine ha attaccato con lo spagnolo Perez Lezaun (Euskaltel), che poi ha staccato sull'ultima rampa. Ha concluso con 8'' di vantaggio. Terzo, a 27'', il russo Trussov (Tinkoff).
    POCHI CENTESIMI - Rivoluzione in classifica generale perché il gruppo del leader Franco Pellizotti è arrivato al traguardo staccato di oltre 11 minuti. La nuova maglia rosa è Giovanni Visconti. Il campione italiano della Quick Step-Innergetic, 25 anni, non era il meglio piazzato nella generale dei fuggitivi: 62° a 1'52'' da Pellizotti, mentre il tedesco Russ (Gerolsteiner) era 56° a 1'39''. Ma Visconti prima ha conquistato un abbuono di 6'' lungo il percorso e poi, al traguardo, ha preceduto Russ di 7''. I due si sono trovati così a pari tempo, e il calcolo dei tempi nella cronosquadre d'apertura (decisivi in caso di parità) ha premiato Visconti. Nella nuova classifica generale, terzo è Daniele Nardello (Diquigiovanni) a 1'22''.
    LA CRONACA - La prima ora va via veloce: 46,8 di media. Dopo 53 km attaccano Mandri, Perez Lezaun e Ochoa. Al km 60 c'è un contrattacco di altri nove: Priamo, Iglinsky, Russ, Gavazzi, Visconti, Nardello, Backstedt, Martens, Trusov. Dopo 76 km Mandri cade ed è costretto al ritiro, così davanti restano in 11. L’andatura resta molto elevata: dopo 4 ore la media supera i 44 all'ora. Il gruppo lascia fare e i battistrada arrivano ad avere fino a quasi 16', poco dopo Manfredonia. Dopo 184 km tra i fuggitivi tentano l'affondo Priamo, Nardello e Visconti, ma vengono ripresi. Poi l'affondo di Priamo e Perez, decisivo, ai meno 15.
    AVANTI COSI' – Venerdì la corsa rosa continua con la 7ª frazione: Vasto-Pescocostanzo, 180 chilometri. Ci sono tre Gpm - Valico di Macerone, Rionero Sannitico e Pietransieri – e poi l'arrivo in quota ai 1454 metri di Pescocostanzo.
     
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    Tre maglie, una dedica
    Visconti: "A mio padre"



    Il nuovo leader è anche il miglior giovane oltre che campione d'Italia: "In Sicilia non ho retto allo stress, ora non posso chiedere di più". Intanto i big s'interrogano su Contador, Pellizotti: "Vedrete che a cronometro lui e Klöden daranno minuti a tutti"



    PESCHICI (Foggia), 15 maggio 2008 - Visto che la corsa comincia a entrare nel vivo, il tema più discusso diventa la condizione degli uomini di classifica con uno spettro dal nome esotico: Astana.

    PERICOLO CONTADOR - Breve rassegna di pareri al traguardo della sesta tappa. Franco Pellizotti: "Ora sono gli altri che dovranno dimostrare qualcosa. C'è chi vuole vincere il Giro, ma vedrete che non metterà nemmeno la maglia rosa. Contador e Klöden hanno risparmiato tante energie, vedrete che a cronometro daranno minuti a tutti". Paolo Bettini: "Contador sta benissimo, migliora giorno dopo giorno". Enrico Gasparotto: "Stanno correndo meglio di Liquigas e Lpr. Questo Giro lo vince chi ha una goccia di energie in più". L'arrivo di Pescocostanzo dirà se ai progressi dello spagnolo, 13° al traguardo a ruota di Bennati, corrisponde una strategia vincente, ma la sensazione del gruppo è che il mostro andasse affrontato (e indebolito) prima. Molto prima.

    DEDICHE - I sorrisi di giornata hanno la faccia giovane di Visconti e quella tonda di Priamo, magnifici protagonisti sul mare di Peschici. "Ho un carattere particolare, mi butto giù per un niente, ecco perché in Sicilia non ho retto allo stress", ha detto il nuovo leader, primo grazie ai piazzamenti rispetto al tedesco Russ, che ha lo stesso tempo. "Ho la maglia tricolore, quella bianca e quella rosa. Non posso chiedere di più. So che il telefonino stasera non smetterà di squillare, ma il successo è per poche persone: mio padre, che mi segue ovunque e fa quasi più sacrifici di me, e la mia ragazza, che sa che cosa significa andare in bici".

    NAVIGARE - Priamo, cognome epico e due vittorie al Giro di Turchia, ha regalato alla Csf-Navigare una botta di entusiasmo. "Dopo la caduta di Catanzaro che ha coinvolto il mio compagno Dall'Antonia non credevo nemmeno di poter continuare il Giro. Non riuscivo più a muovere la gamba, poi è andata sempre meglio. Dediche? A Max Richeze (positivo a una sostanza anabolizzante prima della corsa rosa, ndr). Voglio che sappia che siamo dalla sua parte".
     
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  6. 619fran
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    Bosisio esulta a casa Di Luca
    Ma i grandi entrano in scena


    A Pescocostanzo va a segno un'altra fuga da lontano e brinda il milanese compagno di squadra dell'abruzzese che a casa sua riesce a chiudere 5° primo del quartetto di grandi arrivato a circa 2'. Visconti resta in rosa


    PESCOCOSTANZO (Aq), 16 maggio 2008 – Gabriele Bosisio ha vinto per distacco la 7ª tappa del Giro d’Italia, da Vasto a Pescocostanzo, km 180: per il 3° giorno consecutivo è andata a segno una fuga da lontano, nel caso di Bosisio di circa 160 km. Il lombardo della Lpr, 27 anni, ha ottenuto così il 2° successo 2008 (dopo il Giro d’Oro), il 4° in carriera. Secondo, a 46”, il bielorusso Kiriyenka (Tinkoff). Terzo Sella (Csf) a 1’01”, 4° Cardenas (Barloworld) a 1’32”. Quinto Di Luca, 6° Riccò a 2’03”, 7° Piepoli a 2’06”, 8° Contador a 2’09”. Un gruppetto di altri big, con Rebellin, Pellizotti, Kloden, Nibali, Menchov, Simoni, Leipheimer, Valjavec, Savoldelli è arrivato a 2’55”. Soler ha chiuso a 3’30”. La maglia rosa è rimasta sulle spalle di Giovanni Visconti (Quick Step), che è arrivato a 3’51” guadagnando qualche secondo sul tedesco Russ.

    LA CRONACA – Dopo 8 km va via Kiriyenka, su di lui si riportano Savini e Bosisio, poi Lastras, Cardenas e Sella. Savini e Lastras vengono ripresi, mentre al contrattacco (al km 55) si portano Horrach, Baliani e Spilak: così – dopo 69 km - in testa ci sono sette corridori. Intanto si ritira lo sprinter Alberto Loddo (Tinkoff). Al traguardo di Carovilli il plotone – che nelle fasi iniziale della corsa si era spezzato (davanti erano rimasti in 36) – paga 7’22”. Abbandonano pure Galdos, Hutarovich, Calcagni. Tirano soprattutto i Diquigiovanni e i Saunier Duval. Ai meno 25 dal traguardo la situazione è: in testa Bosisio, Cardenas, Sella, Baliani e Kiriyenka. Il gruppo maglia rosa (circa 80 unità) è a 5’, in mezzo c’è un gruppettino con Efimkin, Spilak e Garate. Lungo la penultima salita - Pietransieri – davanti perde terreno Baliani. Dietro fanno il forcing Di Luca, Riccò, Piepoli, Contador, mentre la maglia rosa Visconti, scortata da Bettini, rimane un po’ più indietro.
    Ai meno 17 (meno 3,5 km dal culmine della salita di Pietransieri) si muovono i grandi: scatta Piepoli, un chilometro dopo tocca a Di Luca e Riccò, che si portano dietro Contador e J. Rodriguez. Ma il campione di Spagna perde subito contatto: così Di Luca, Riccò e Contador si portano su Piepoli. Al Gpm di Pietransieri i quattro hanno 2’38” di ritardo sulla testa della corsa (Bosisio, Sella, Cardenas e Kiriyenka), e 25” circa di vantaggio sugli altri big. Meno 10: restano davanti Bosisio, Sella e Cardenas. Hanno 2’32” su Di Luca, Riccò, Piepoli, Contador, 2’50” sugli altri big, 3’16” su Visconti. Sella fora, Kiriyenka cala, davanti (ai meno 8) resta Bosisio, che ai meno 5 ha 2’34” sul gruppetto Di Luca. La vittoria è sua.

    AVANTI COSI’ - Sabato la corsa rosa prosegue con l’8ª tappa: Rivisondoli-Tivoli, 208 km: è un traguardo classico da “Tirreno-Adriatico”, con gli ultimi due chilometri in salita (pendenze tra il 5 e l’8%). Domenica, poi, probabile sprint a San Vincenzo, prima del giorno di riposo.
     
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    Riccò-bis davanti a Bettini


    Secondo successo di tappa per il modenese della Saunier Duval, bravo a bruciare il campione del mondo sul traguardo di Tivoli. Tentativo di Di Luca ai 250 metri, poi rimontato. Caduta senza conseguenze di Contador, Visconti resta in rosa e incrementa: 34'' su Russ


    TIVOLI (Roma), 17 maggio 2008 - Riccardo Riccò ha vinto allo sprint l'8ª tappa del Giro d'Italia, da Rivisondoli a Tivoli, 208 km. Il modenese della Saunier Duval, 24 anni, ha fatto così il bis del successo di Agrigento (seconda tappa). Alle spalle di Riccò, cui vanno i 20'' di abbuono che spettano al vincitore di giornata, si sono piazzati Paolo Bettini (Quick Step) e Davide Rebellin (Gerolsteiner). Quarto Franco Pellizotti (Liquigas). Danilo Di Luca, che era nelle retrovie ai meno 2 dal traguardo, ha provato l'affondo ai 250 metri senza successo: ha chiuso 6°, dietro anche al compagno di squadra Pietropolli. Giovanni Visconti (Quick Step) ha conservato la maglia rosa incrementando il vantaggio sul tedesco Russ (Gerolsteiner): ora ha 34'' di margine.

    LA CRONACA – Da Rivisondoli partono in 183. Il primo tentativo vero, dopo 42 km, è firmato Spezialetti, Baliani, Hansen e Perget, sui quali si riporta Nardello. Le prime due ore volano a 45 km/h di media. A Sora, dopo 86 km, cadono in quattro tra cui Contador: nessuna conseguenza per il re del Tour, mentre il suo compagno Morabito è costretto al ritiro. Intanto la fuga continua: a tirare soprattutto i Quick Step della maglia rosa. Il vantaggio massimo della fuga tocca i 6'13''. Poco prima dei meno 10 chilometri al traguardo, con il plotone in rimonta, tenta il contropiede Hansen che però si arrende ai meno 2, lasciando spazio alla bagarre finale.

    AVANTI COSI' – Si continua con la 9ª tappa, da Civitavecchia a San Vincenzo di 218 chilometri. E' una tappa pianeggiante, fatta eccezione per il Gpm di Campiglia Marittima (3ª categoria) a una quarantina di chilometri dal traguardo. Un'occasione per gli sprint – a due passi da casa Bettini – prima del giorno di riposo previsto per lunedì.
     
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  8. toroloco85
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    Urbino incorona Bruseghin, Visconti resta in rosa

    Il veneto vince la decima tappa, una cronometro di 39 chilometri, precedendo per 8 secondi lo spagnolo Alberto Contador. L'italiano della Quick Step mantiene la leadership della classifica generale

    URBINO, 20 maggio 2008 - Marzio Bruseghin ha vinto la decima tappa del Giro d’Italia, una cronometro individuale di 39,4 chilometri da Pesaro a Urbino che per alcuni tratti si è svolta sotto la pioggia. Il veneto della Lampre-Fondital, 33 anni, ha concluso con il tempo di 56’41”, a una media di 41,705 km/h. Secondo, a 8” da Bruseghin, il vincitore del Tour de France 2007, lo spagnolo Alberto Contador (Astana). Terzo, a 20”, quello che era considerato il favorito di oggi, il tedesco Andreas Kloden (Astana). Quarto Marco Pinotti (High Road), tricolore italiano di specialità: ha chiuso a 36” da Bruseghin.
    GLI ALTRI BIG – Quinto posto per Paolo Savoldelli (Lpr), a 44”: il falco sulla rampa finale ha avuto un problema tecnico (si è incastrata la catena nel pedale) e ha dovuto cambiare bici, perdendo qualcosa. Menchov ha chiuso 6° a 46”, facendo per 8” meglio di Nibali, che comunque è stato autore di una discreta prova, migliore di quella del suo compagno Pellizotti. Ha fatto un’ottima cronometro Gilberto Simoni: tempo di 57’43”, appena 1” peggio dell’americano Leipheimer. Al di sotto delle aspettativa Danilo Di Luca: tempo di 58’52”: 2’03” di ritardo da Contador e 7” peggio di Riccardo Riccò, che per una scivolata dopo 18 km dal via ha perso almeno 15-20”.
    LA NUOVA CLASSIFICA – Giovanni Visconti (Quick Step) ha conservato la maglia rosa, guadagnando nettamente sul tedesco Russ (Gerolsteiner), che al mattino era dietro di lui per 34”, e rendendosi protagonista complessivamente di un’ottima prova. Il siciliano ha fermato il cronometro a 57’46”, 12° tempo assoluto. Ecco la nuova classifica: Visconti ha 3’31” su Russ, 5’50” su Bosisio, 6’59” su Contador a 7’52” su Bruseghin. Kloden è sesto a 7’54”, Nibali settimo a 8’04”, Savoldelli ottavo a 8’09”. Riccò è nono a 8’32”, Di Luca decimo a 8’33”.
    AVANTI COSI’ – Mercoledì il Giro si prosegue con l’11ª tappa: Urbania-Cesena, 199 chilometri attraverso l’Appennino e senza praticamente un metro di pianura. I Gpm sono tre: San Marino, Monte Carpegna (prima categoria) e Sorrisoli, quest’ultimo a 25 chilometri dal traguardo.
     
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    Cavendish di potenza
    E' la risposta a Bennati


    A Cittadella finisce ancora in volata: l'inglese, ieri 2° per 2,5 centimetri, chiude in testa con ampio margine sull'italiano e Koldo Fernandez. Visconti resta in rosa, in coda Riccò e Contador perdono 13'' da Di Luca. Da domani si sale con l'arrivo all'alpe di Pampeago


    CITTADELLA (Padova), 23 maggio 2008 - Mark Cavendish ha vinto allo sprint la 13ª tappa del Giro d’Italia, da Modena a Cittadella per 177 chilometri. Il britannico dell'High Road, 22 anni, ha ottenuto il secondo successo in questo Giro dopo quello di Catanzaro. Secondo posto per Daniele Bennati (Liquigas), terzo Koldo Fernandez, quarto Zabel. Poi Dean e Lorenzetto. Giovanni Visconti (Quick Step) ha conservato per l'ottavo giorno la maglia rosa anche se ai meno 4 km dall'arrivo il gruppo si è spezzato in due, causando un ritardo di 13'' di Riccò, Contador, Piepoli, Bruseghin e Leipheimer sui vari Di Luca, Nibali, Kloden, Simoni e Pellizotti.

    LA CRONACA – Da Modena partono in 168: Priamo (Csf), il vincitore di Peschici, come previsto si arrende dopo la caduta del giorno prima. A otto chilometri dal via lascia anche Sabatini (Milram), sofferente al ginocchio, mentre si susseguono gli scatti in testa al gruppo (anche di Bettini e Di Luca). Dopo 35 km vanno via Buffaz e Agirre, raggiungono oltre 5' di vantaggio ma il destino è segnato: ai meno 10 il francese della Cofidis, spesso in fuga negli ultimi giorni, e lo spagnolo dell'Euskaltel sono riassorbiti dal plotone. E' il preludio allo sprint, con gli ultimi tre chilometri neutralizzati dalla giuria per evitare incidenti.

    AVANTI COSI' – Sabato la corsa rosa prosegue con la 14ª tappa da Verona all'Alpe di Pampeago per 195 chilometri. Da scalare il passo Manghen (23,4 km, dislivello di 1662 metri, pendenza media del 7%, massima del 15) prima dell'arrivo in quota di Pampeago: 7,7 km, dislivello di 748 metri, pendenza media del 9,6% e massima del 16. Lecito attendersi i big all'attacco e cambiamenti sostanziali in classifica generale.
     
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    Sella eroe per un giorno
    Bosisio nuova maglia rosa



    Dopo 182 chilometri di fuga, lo scalatore della Csf-Navigare ha vinto per distacco la 14ª tappa, da Verona all'Alpe di Pampeago. Il gruppo dei migliori chiude a 9', bene Pellizotti, Riccò, Simoni e Bruseghin, qualche problema per Di Luca e Contador. Visconti perde oltre 17'


    ALPE DI PAMPEAGO, 24 maggio 2008 - Emanuele Sella ha vinto per distacco la 14ª tappa del Giro d'Italia, da Verona all'Alpe di Pampeago (arrivo in salita) di 195 chilometri. Il veneto della Csf-Navigare, 27 anni, ha coronato una fuga di 182 chilometri ottenendo il 2° successo 2008, 7° da pro' e 2° al Giro dopo la frazione di Cesena del 2004. Tra l'altro, ha rinforzato anche il primato nella classifica della maglia verde di leader dei Gpm. Lo stesso Sella al Giro era stato fin qui molto sfortunato: nella tappa di Cesena era caduto tre volte, e verso Pescocostanzo, qualche giorno prima, aveva forato ai meno 7 mentre era in fuga con Bosisio, la nuova maglia rosa, che poi vinse.

    I PIAZZATI - Secondo posto, a 4'38'' da Sella, per il bielorusso Kiryienka. Terzo lo spagnolo Rodriguez a 5'08''. Da ricordare che la Csf-Navigare, prima dell’impresa odierna di Sella, aveva vinto anche la tappa di Peschici, con Matteo Priamo. Rujano, anche lui fuggitivio della prima ora, è arrivato a 7'28', Paolo Bettini a 7'59''.

    COSI’ I BIG - Il migliore è stato Menchov, a 8'46''. A 8'56'' Pellizotti e Riccò, a 9' Simoni, Van den Broeck e Bruseghin, a 9'10'' Pozzivivo, a 9'13'' Di Luca, a 9'26'' Piepoli, a 9'32'' Contador, a 9'55'' Kloden, a 10'10'' Savoldelli, a 10'42'' Nibali. Cambio al vertice della classifica generale: Giovanni Visconti (Quick Step) dopo 8 giorni in maglia rosa è arrivato a Pampeago con un ritardo di oltre 17' e ha ceduto il comando a Gabriele Bosisio (Lpr), giunto sul traguardo 21° a 10'37'' da Sella. Il lecchese compagno di squadra di Danilo Di Luca ora guida con 5'' su Alberto Contador. Marzio Bruseghin è terzo a 28''. Riccò è quarto a 1'02'', Di Luca quinto a 1'07'', Kloden sesto a 1'11'', Menchov settimo a 1'18''. Seguono Simoni a 1'31'', Pellizotti a 1'32'', Visconti a 1'35''.

    LA CRONACA – Partono in 163, tra di loro non ci sono Fernandez, Forster, Rebellin e McEwen. Nelle fasi iniziali si arrendono anche Brown, Pagliarini e Gatto, mentre Riccò alla partenza aveva riferito di non aver passato una notte tranquilla causa un principio d’influenza. Ai piedi del passo Manghen si presentano al comando in 13, andati via dopo 13 km di corsa: Iglinsky, Perez Sanchez, Le Boulanger, Bettini, Nocentini, Golcer, Wegelius, Kiryienka, Voigt, Rujano, Rodriguez, Sella e Vande Velde, la prima maglia rosa della corsa. Hanno 7'40'' sul gruppo tirato dalla Diquigiovanni di Simoni. Ai meno 50 tra i battistrada è Sella a tentare l'affondo. Così in cima al Manghen (meno 34 al traguardo): il veneto passa con 10'55'' sul gruppo dei big – dove nessuno tenta di attaccare - e 12'43'' sulla maglia rosa Visconti. Gli altri componenti della fuga galleggiano tra Sella e il gruppo dei big: nessuno è in grado di tenere il ritmo dell’uomo Csf che va a vincere, mentre i migliori aspettano l’ascesa di Pampeago per darsi battaglia.

    AVANTI COSI’ – Il Giro domenica prosegue con la 15ª frazione: Arabba-Passo Fedaia/Marmolada, 153 km. E' il tappone dolomitico per eccellenza: ci sono ben sei gran premi della montagna. Si comincia con il Pordoi, poi San Pellegrino, San Tomaso, Giau, Falzarego e l'arrivo in quota ai 2057 metri della Marmolada.

     
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    Pellizotti re sullo sterrato
    Contador, le mani sul Giro


    Nella mitica cronoscalata di Plan de Corones il corridore della Liquigas batte gli specialisti ma la maglia rosa chiude 4° e rafforza la leadership. Sella 2° a 6", Simoni terzo a 17"


    PLAN DE CORONES (Bolzano), 26 maggio 2008 - Franco Pellizotti ha vinto la 16esima tappa del Giro d’Italia, cronoscalata di 12,9 chilometri da San Vigilio di Marebbe al traguardo inedito di Plan de Corones. Il friulano della Liquigas, 30 anni, ha fermato il cronometro sul tempo di 40’26” (media 19,142) ottenendo il primo successo stagionale, 11° in carriera: al Giro aveva già vinto la tappa di Peschici nel 2006 e in questa edizione aveva vestito per 4 giorni la maglia rosa. Secondo posto di giornata, a 6” da Pellizotti, per Emanuele Sella, il protagonista del weekend con i successi di Pampeago e Marmolada. Terzo Gilberto Simoni, a 17”. Quarto Alberto Contador a 22”, quinto Riccardo Riccò a 30”, sesto il venezuelano Rujano a 49”. Più indietro Menchov, Bruseghin e soprattutto Danilo Di Luca.

    COSI’ IN CLASSIFICA GENERALE – Ora Alberto Contador, per il secondo giorno di fila in rosa, ha 41” di margine su Riccò, secondo. Il 25enne spagnolo dell’Astana, nel 2007 re del Tour de France, ha poi 1’21” su Gilberto Simoni, 2’ su Bruseghin e 2’05” sul vincitore di giornata Pellizotti. Danilo Di Luca, re del Giro 2007, ora in classifica è 6° a 2’18” da Contador. Menchov è settimo a 2’47”, Sella ottavo a 4’25”.

    CHE FOLLA – Le promesse di spettacolo sono state rispettate. C’era davvero tantissima gente lungo il percorso e in particolare nel finale: verso Plan de Corones non era possibile salire in macchina, funivia e ovovia hanno “lavorato” ininterrottamente portando su migliaia di persone. Da segnalare che l’australiano Sutton, della Slipstream, appena tagliato il traguardo è crollato a terra stremato, mentre il bielorusso Kiryienka (Tinkoff) ha tagliato il traguardo a piedi a causa di un problema meccanico alla ruota anteriore. Dopo il primo intertempo (7,6 km) era Emanuele Sella il migliore: Contador era 2° a 12”, Riccò terzo a 17”. Poi Simoni (a 18”), Pellizotti (a 22”), Rujano (a 34”), Bruseghin (a 37”), Di Luca (a 50”), Menchov (a 50”), Pozzovivo ( a 54”).

    AVANTI COSI’ – Martedì il Giro osserva il secondo e ultimo giorno di riposo. Si riprende mercoledì con la 17esima tappa: da Sondrio a Locarno, 146 chilometri con un solo Gpm (Passo Monte Ceneri) che dovrebbero sorridere ai velocisti.
     
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    Fuga dei big, ma vince Voigt

    A Varese sul traguardo del Mondiale 2008, il tedesco della Csc scatta ai meno 36 km beffando Bettini, Visconti, Bennati e Nocentini. Il gruppo chiude a 7'51'', ma in classifica non cambia niente. Domani Presolana e monte Pora, ultimo arrivo in salita



    VARESE, 29 maggio 2008 - Jens Voigt ha vinto per distacco la 18ª tappa del Giro d'Italia, da Mendrisio a Varese (le sedi dei Mondiali 2009 e 2088) per 147 chilometri. Il tedesco della Csc, 36 anni, ha così ottenuto il secondo successo stagionale, il 59° della carriera e il primo assoluto al Giro d'Italia (mentre al Tour aveva già conquistato 2 tappe e vestito 2 giorni la maglia gialla). A 1'07'' i primi inseguitori: Visconti, Nocentini e Bosisio. A poco più di 2' Bennati ha chiuso al 5° posto, davanti a Paolo Bettini.

    I BIG - Alberto Contador, che ha chiuso in gruppo a 7'51'' dal vincitore Voigt (provando anche lo sprint…), ha conservato la maglia rosa. Il 25enne spagnolo dell'Astana ha sempre 41'' su Riccò, 1'21'' su Simoni, 2' su Pellizotti, 2'05'' su Bruseghin. Ha risalito qualche posizione Cardenas, a lungo in fuga oggi: il colombiano della Barloworld ora è 11°.

    LA CRONACA – Partono in 146 e da subito si susseguono gli attacchi: è Paolo Bettini a movimentare la giornata. Il campione del mondo porta via un’azione con altri 11 corridori: ci sono anche Bennati, il campione d’Italia Visconti, Nocentini, J. Rodriguez, Bosisio, Spilak, Nocentini. Ardila e Voigt. Proprio quest’ultimo attacca a un chilometro dal primo dei due passaggi sul traguardo di Varese (36 km dalla fine) e – sotto la pioggia – fa il vuoto. Alle sue spalle inseguono Visconti, Bosisio e Nocentini, tentano di rinvenire anche Rodriguez e Bettini, ma non c’è niente da fare e Voigt si invola verso il successo.

    AVANTI COSI' – Il Giro continua con la 19ª tappa: da Legnano al Monte Pora, 228 km. Una frazione molto impegnativa, specie nelle seconda parte con tre Gpm: Passo del Vivione (19,8 km, 6,9% medio di pendenza), Presolana (4,8 km all'8,2%) e il quinto e ultimo arrivo in salita della corsa, sull'inedito Monte Pora (6,4 km, 6,8%).
     
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    Vince Sella, Di Luca crolla
    Contador ha le mani sul Giro



    Non bastano Gavia e Mortirolo per insidiare la maglia rosa: solo l'Aprica decide la tappa con la fuga della maglia verde. Orgoglio Simoni (2°), mentre il vincitore del 2007 paga lo sforzo fatto ieri e chiude a 4' di ritardo. Domani la crono di Milano, ultima tappa



    TIRANO (Sondrio), 31 maggio 2008 - Emanuele Sella ha vinto per distacco la 20esima e penultima tappa del Giro d’Italia, 224 chilometri da Rovetta a Tirano con le salite di Gavia, Mortirolo e Aprica. Per il 27enne vicentino della Csf-Navigare, vincitore della classifica della maglia verde dei Gpm, si tratta del terzo successo in questo Giro, dopo le tappe di Pampeago e Marmolada. In carriera Sella arriva così a quota 9 vittorie: nella corsa rosa aveva già conquistato la frazione di Cesena nel 2004. Secondo, a 1’04”, si è piazzato Gilberto Simoni, uscito di classifica dopo essere arrivato in forte ritardo nella tappa di ieri. Terzo il campione di Spagna Rodriguez a 1’22”. Il gruppo dei migliori – senza Danilo Di Luca, staccato - è arrivato dopo circa 1’30”: Riccò ha chiuso 4°, subito davanti ad Alberto Contador. Si sono toccati nel finale e sono caduti Van de Broeck e Pozzovivo, classificati comunque con lo stesso tempo di Riccò. Alberto Contador ha conservato la maglia rosa con 4 secondi di vantaggio sul modenese della Saunier Duval. Non è più terzo Danilo Di Luca, arrivato sul traguardo di Tirano insieme a Karpets, staccato di 5’27” dal vincitore Sella e di quasi 4’ quindi dalla maglia rosa. Sul podio del Giro ora c’è Marzio Bruseghin, terzo a 2’. Poi Pellizotti a 2’05”, Sella quinto a 2’35”. Menchov a 2’47”, Di Luca a 4’18”. Simoni è 10° a 6’40”.

    LA CRONACA – Partono in 143. Per il primo attacco bisogna attendere 70 chilometri: ci prova l’ex maglia rosa Bosisio, mentre si ritira Siutsou e anche altri tentano la fuga però senza successo. Comincia il Gavia ed è Perez Cuapio a scalarlo più velocemente di tutti. Intanto Contador perde un uomo importante: si ritira il tedesco Andreas Kloden (febbre). Cuapio passa primo sulla Cima Coppi, lo inseguono Baliani e Colom (gregario all’Astana di Contador) che si riportano sul battistrada iin discesa. Il gruppo insegue a circa 5’: tirano soprattutto la Lpr di Di Luca e la Diquigiovanni di Simoni. Comincia il Mortirolo: si stacca Perez Cuapio, Baliani e Colom hanno 3’20” sul gruppo, poi è Colom a proseguire da solo. I passaggi in vetta alla salita più dura del Giro: Colom. A 38” Baliani, Sella, Riccò, Contador, Menchov, Pozzovivo, Rodriguez. A 53” Simoni e Menchov. A 1’08” Bruseghin e Van den Broeck, a 1’36” Pellizotti e Valjavec, a 2’10” Di Luca. In discesa Colom viene raggiunto e i big tornano insieme, tranne Di Luca che insegue a 1’. All’inizio della salita verso Aprica scatta Sella, cercano di andargli dietro Simoni e Rodriguez, mentre Di Luca non riesce a rientrare: la situazione resta cristallizzata fino al traguardo.

    AVANTA COSI’ – Il Giro si conclude con la 21esima tappa: una cronometro individuale di 28,5 chilometri pianeggianti da Cesano Maderno a Milano, con il traguardo a Corso Venezia. Da cinque anni la corsa rosa non si concludeva con una prova contro il tempo: nel 2003 vinse Sergej Gonchar e il Giro se lo aggiudicò Gilberto Simoni. Stavolta l’epilogo dovrebbe essere favorevole a Contador, sulla carta più forte di Riccò a cronometro: l’ultimo straniero a vincere il Giro era stato Tonkov nel 1996. L’ultimo – e unico – spagnolo, invece, fu Indurain, primo nel 1992 e nel 1993.


     
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    Contador re d'Italia
    La crono a Pinotti


    Lo spagnolo difende la maglia rosa e si aggiudica la 91ª edizione del Giro, aumentando il vantaggio su Riccò. Bruseghin conserva il 3° posto. La crono finale a Pinotti


    MILANO, 1 giugno 2008 - Marco Pinotti ha vinto la 21ª e ultima tappa del Giro d’Italia, una cronometro individuale di 28,5 chilometri pianeggianti da Cesano Maderno a Milano. Il bergamasco dell’High Road, 32 anni, ha preceduto di 7” il tedesco Tony Martin, suo compagno di squadra, e di 10” il russo Ignatiev (Tinkoff). Quarto Wiggins a 13”, quinto Van de Velde a 22”. Pinotti, due volte campione italiano della cronometro (2005 e 2007), quattro giorni in rosa al Giro 2007, ha così conquistato il 6° successo in carriera.

    LA CLASSIFICA - Il vincitore del 91° Giro d’Italia è Alberto Contador. Lo spagnolo dell’Astana, 25 anni, aveva conquistato l’anno scorso il Tour de France: è la prima maglia gialla in carica che vince il Giro dai tempi di Indurain (1992). Contador si impone nella classifica finale senza aver firmato successi di tappa: era già successo 10 volte, l’ultima nel 2005 con Savoldelli. Secondo è arrivato Riccardo Riccò, vincitore delle tappe di Agrigento e Tivoli: il 24enne modenese della Saunier, partito con 4” di ritardo da Contador nella generale, ha perso 1’53” da Contador e quindi ha chiuso a 1’57” dal vincitore. Sul terzo gradino del podio di Milano è salito Marzio Bruseghin, che ha resistito, per appena due secondi, all’assalto di Franco Pellizotti: il veneto della Lampre ha concluso a 2’54” da Contador, Pellizotti 4° a 2’56”. Quinto Menchov a 3’37”. Sesto Sella, Ottavo Di Luca, decimo Simoni.

    I RICORSI - Da 12 anni uno straniero non vinceva il Giro d’Italia: l’ultimo era stato Pavel Tonkov, nel 1996. L’ultimo (e unico) spagnolo a conquistare la corsa rosa era stato Miguel Indurain, vincitore nel 1992 e nel 1993.
     
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  15. .:blabla:.
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    il percorso era favorevole a contador quest'anno...con il percorso dell anno scorso riccò avrebbe vinto il giro che secondo me quest'anno non è stato entusiasmante...contando che sarà molto scadente anche il tour non resta che sperare in una vuelta fantastica anche se hanno preparato il tutto su misura per contador
     
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566 replies since 20/10/2007, 13:09   4801 views
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