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[Official Topic] Basket Italiano ed Europeo

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    Lottomatica, ecco l'1-0
    Hawkins piega Avellino



    Partita molto tirata in gara 1 delle semifinali dei playoff: la spuntano i capitolini grazie a una grande prova del loro campione e all'ottima difesa di De La Fuente. Nell'Air 24 punti di Smith


    ROMA, 23 maggio 2008 - Nel festival delle difese è Roma ad avere la meglio su Avellino 68-63, con la serie che rispetta il fattore campo e si muove sull’1-0 per i capitolini. Una gara di incredibile intensità fisica, giocata dalle due squadre in maniera encomiabile e Roma vince grazie a uno straordinario David Hawkins e all’acume tattico e difensivo di Rodrigo De La Fuente, il chirurgo della Virtus Roma. Parte la gara e la prima strana accoppiata sembra Hawkins su Green che infatti manda subito a vuoto in un paio di occasioni l’esterno della Lottomatica. Repesa cambia subito. I primi punti portano la firma di Erazem Lorbek, con Roma sul 4-0. Avellino risponde e impatta sul 6-6 grazie ad un micidiale contropiede concluso da Smith, ma Roma fa capire subito di essere terribilmente “dentro” la gara: in difesa un solo errore in 7 minuti, e in attacco, la terribile determinazione di Hawkins e Lorbek.

    SCHIACCIATE - Gabini osserva i suoi salire sul 12-8 e gonfia il petto. Buon segno per Roma. Avellino, sembra soffrire l’elettrizzante atmosfera del Palalottomatica, ma soprattutto dall’Hawkins furioso. Il toro di Washington manda in escandescenza il suo popolo con due schiacciate strepitose, con la sua Virtus che arriva fino al 16-9. Ma dall’altra parte, Marques Green non ci sta: firma cinque punti in pochi secondi e riporta gli irpini a vista. Parte la seconda manche e firma i suoi primi punti playoff anche Andrea Crosariol, ma dall’altra parte del fronte, è entrato Marcus Campbell, che con due canestri di fila riagguanta Roma e addirittura arriva il primo vantaggio Avellino (23-22) al 3° minuto della seconda frazione: lo firma Radulovic.

    TESTA A TESTA - Ma è un ping pong continuo con Lorbek che riporta avanti i suoi. Nessuna delle due squadre scappa via, entrambe serrano ogni minimo spazio in difesa, con gli attacchi che stentano dalla lunga. Due attacchi con libero completati da Lorbek creano un minibreak per Roma (30-25), ma alla pausa lunga, le due squadre arrivano separate da una sola lunghezza: Roma 34-Avellino 33. Inizia il terzo periodo, e il testa e testa continua senza sosta, anche se l’inerzia sembra spostarsi millimetricamente dalla parte di Avellino che spesso mette la testa avanti di un punto. Comandano le difese. Roma, per fermare il trio di torri Williams-Burlacu-Campbell punta su un febbricitante Fucka, ma una tripla di Smith e un canestro di Green, mandano un segnale molto preciso alla gara, con gli irpini che per la prima volta scappano avanti di 4 (48-44).

    TILT - In sei minuti, Roma segna un solo canestro dal campo e si presenta al periodo finale, sul 46-49. Pronti via e l’inizio di Roma manda in tilt il “decibelometro” del Palalottomatica: tre triple tre di fila e un parziale di 9-2 in soli 71 secondi schiantano Avellino. Pandemonio totale, ma la bolgia dantesca è firmata anche dallo straordinario e massiccio pubblico irpino che alla tripla di Lisicky, che firma il nuovo vantaggio Air (56-55), per poco non demolisce il terzo anello del Palalottomatica dov’è assiepata. La gara è appesa ad un filo per entrambe: un azione, un canestro, una conclusione che non t’aspetti. La firma Rodrigo De La Fuente, che a 78 secondi dalla fine ruba una palla in difesa, subisce fallo e porta Roma sull’1-0. Domenica si balla dai lupi: c’è gara2.

    Lottomatica Roma: Hawkins 23, Lorbek 20 e Gabini 7.
    Air Avellino: Smith 24, Williams 9, Campbell 8.
     
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    Gallinari inizia con 14 punti
    Una prima di tutto rispetto




    Il talento ex Milano ha debuttato con la maglia dei New York Knicks nella Summer League di Las Vegas contro Cleveland. 14 punti, 6 rimbalzi e due assit il suo bottino: primo tempo anonimo, ripresa da protagonista. Coach D'Antoni e il presidente Donnie Walsh hanno apprezzato


    LAS VEGAS, 14 Luglio 2008 - L’appuntamento della Summer League di Las Vegas è un gustoso antipasto per i tifosi dei Knicks. Delusi da troppe stagioni mediocri, adesso con la coppia italiana D’Antoni-Gallinari, i fan della franchigia newyorchese vogliono tornare a sognare. E i sorrisi non mancano, anche se, com’era ampiamente prevedibile l’azzurro ci mette un po’ a carburare. Finisce 97-94 a favore della squadra newyorchese ma Gallinari, dopo un primo tempo così così, nella ripresa mostra sprazzi del suo talento cristallino e chiude con 14 punti e sei rimbalzi. Come esordio non c’è da lamentarsi, dunque, lo sanno benissimo sia Mike D’Antoni che Donnie Walsh.

    APPLAUSI - Danilo Gallinari è il più applaudito dal pubblico del Cox Paviolion alla presentazione delle squadre. Tutti a Las Vegas vogliono vedere il fenomeno italiano. I Knicks iniziano con un quintetto piuttosto basso, Robertson, Collins, Chandler, Gallinari e Balkman, nel quale il Gallo è il giocatore con più centimetri e va anche a saltare per la palla a due.

    PRIMO ASSAGGIO - Dodici secondi e arriva il prima fallo, evitabile, per un aiuto sul perimetro. Nulla di male, nella Summer League si torna in panchina con 10 fischi contro. Danilo mostra i muscoli in difesa, dovendosi improvvisare per qualche minuto anche centro. All’inizio il suo avversario diretto è l’ex lungo di Kansas Darnell Jackson e visto che i Cavaliers vanno in post a quasi ogni possesso offensivo, Gallinari deve fare a sportellate nella zona pitturata. In attacco l’azzurro viene un po’ ignorato e prende il suo primo tiro a 4’30’’ dalla fine della frazione. Una buona tripla, che però danza sul ferro ed esce.

    PRIMO QUARTO SENZA ACUTI - Cleveland prova a scappare via, grazie anche alla discreta vena di Robert “Tractor” Traylor, e ala fine del primo quarto i Cavs sono avanti 26-19. La prima frazione da giocatore Nba di Danilo Gallinari non è memorabile (0/1 da tre, un assist, due falli e tre turnover), ma la Summer League serve proprio per dare ai rookie la possibilità di adattarsi a un basket molto particolare.

    OSSIGENO - Il secondo quarto Gallinari lo inizia in panchina. Cleveland tiene in mano il match, mostrando l’atletismo di un eccellente JJ Hickson, autore di un paio di giocate da highlight. Meno di tre minuti di ossigeno e il Gallo torna sul parquet. In attacco a volte l’azione parte proprio dall’italiano, che però per trovare un tiro deve cercare l’uno contro uno, visto che i compagni non gli offrono grandi opportunità offensive. Così la sesta scelta allo scorso draft in un paio di occasioni forza, ma non ci sono problemi per Mike D’Antoni e per il suo vice Phil Weber (suo assistente anche a Phoenix), che a Las Vegas è l’head coach della squadra estiva dei Knicks. Lo staff tecnico di New York, infatti, vuole che l’azzurro tenti anche giocata istintiva e fuori dagli schemi in attacco. Cleveland va avanti anche di nove lunghezze ma i Knicks con i canestri di Roberson e Chandler tornano avanti e al riposo conducono 44-42. Nel primo tempo Gallinari prende quattro tiri (due dei quali dalla lunga distanza), fallendoli tutti e mette a referto due rimbalzi e un assist.

    IL GALLO SI SVEGLIA - La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo. Cleveland riprende in mano le redini del match e Gallinari in attacco fa da spettatore. Poi però, dopo essere tornato in panchina per un paio di minuti, le cose cambiano per l’azzurro nella seconda metà del terzo quarto. I Knicks giocano meglio in attacco e finalmente si vede qualche schema che abbia il Gallo come terminale. Un paio di errori dal perimetro, poi a 2’19’’ dalla fine del quarto, Gallinari, dopo aver tenuto vivo il possesso con un rimbalzo offensivo, va a referto firmando un bel canestro dalla media distanza. La fiducia aumenta e l’azzurro negli ultimi due minuti diverte il pubblico di Vegas, prima trovando un tap-in in schiacciata, poi andando in lunetta (due su due) dopo un bel movimento in post, e, infine, chiudendo la frazione con un altro canestro dal perimetro. Otto punti in poco più di due minuti, che diventano dieci all’inizio dell’ultimo quarto. Uno contro uno con Billy Thomas (ex di Trieste), chiuso con un movimento vellutato che permette a Gallinari di trovare lo spazio per centrare un altro canestro dalla media distanza. Oramai la porta è spalancata e pochi minuti più tardi Danilo fa sorridere Donnie Walsh e Mike D’Antoni con un canestro dei suoi. Palleggio e tiro dal perimetro con l’avversario in faccia: solo retina.

    14 PUNTI - Non finisce qui. Gallo torna in lunetta dopo aver mandato al bar con una finta da cinema Hickson. Weber ha visto abbastanza e a 4’34’’ dalla fine richiama l’ex Olimpia Milano in panchina. La gara rimane incerta fino al suo epilogo e alla fine i Knicks, guidati da un ottimo Chandler, portano a casa il successo. Danilo Gallinari chiude la sua gara d’esordio a Las Vegas con 14 punti (5/7 da due, 0/4 da tre e 4/4 ai liberi), sei rimbalzi, due assist e una stoppata. Una prima di tutto rispetto.
     
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    Esperienza Nazionale

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    Clamoroso: Earl Boykins firma con la Virtus Bologna di Sabatini



    La clamorosa notizia arriva direttamente dall'agente americano del giocatore Mark Termini e dal suo corrispondente Andy Bountogianis: il suo cliente Earl Boykins ha firmato un contratto per un anno a 3.500.000 $ (pari a circa 2.300.000 €) con la Virtus Bologna.
    Il piccolo playmaker nato a Cleveland nel 1976 che la scorsa stagione con Charlotte ha giocato quasi 16 minuti a partita con 5,1 punti di media ma che nella sua importante carriera NBA in 13 stagioni ha quasi 21 minuti a partita con 9,4 punti di media completerà nel modo migliore l'ambiziosa società di Claudio Sabatini che con questo clamoroso ingaggio può considerarsi una delle assolute protagoniste del mercato.
    Prima di Boykins le V nere di coach Renato Pasquali e del manager Andrea Luchi avevano già ingaggiato un altro americano ambito da moltissime squadre di primo livello europeo come Sharrod Ford, ex Montegranaro.

    da: www.basketnet.it
     
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  4. LeonardoR
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    Napoli e Capo d'Orlando sono state escluse dal campionato di basket di serie A. Lo ha deciso il consiglio federale, riunitosi a Roma. Il 26 luglio le due societa' avevano ricevuto l'ok dagli organi di controllo per disputare la massima serie. In seguito la documentazione presentata e' risultata gravemente lacunosa, tanto da rimettere tutto in discussione. Oggi la Comtec al consiglio federale ha presentato il rapporto concludendo che i due club non avevano i requisiti per l'ammissione.
     
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  5. David.Villa™
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    Supercoppa - L'Air affonda, Siena già perfetta

    Eurosport - mer, 01 ott 13:18:00 2008

    La Montepaschi Siena si aggiudica la Supercoppa italiana battendo l'Air Avellino 108-72. Terrell McIntyre MVP della competizione con 16 punti, 3 rimbalzi, 4 recuperi e 2 assist
    BASKETBALL Montepaschi Siena Terrell McIntyre - 0
    Altre notizie

    * Rivivi le azioni con il play-by-play della partita!
    * Meneghin è il nuovo commissario FIP
    * Ecco il campionato: con quante squadre?

    L'anno scorso finì 96-50, un +46 rifilato dai campioni d'Italia a una Benetton Treviso che cambiò poi radicalmente volto nel prosieguo della stagione. Questa sera al PalaMensSana si festeggia un altro trentello abbondante, con la Montepaschi a veleggiare su un'Air Avellino ancora in costruzione con vento a forza +36 (108-72 ).

    Abbiamo trovato Siena come l'avevamo lasciata, con lo scudetto cucito sul petto e la finalissima sfiorata in Eurolega: difensivamente asfissiante, offensivamente perfetta, ogni giocatore al proprio posto, con un compito e un ruolo ben definito. Facile, sì, perché il grosso del nucleo della scorsa stagione è rimasto intatto, ma anche i nuovi innesti Domercant e Finley sembrano già ben inseriti all'interno dei meccanismi di Pianigiani: fisicità, atletismo e libertà offensiva per il primo (capace di trovare soluzioni sia dall'arco sia in avvicinamento a canestro), intensità e difesa tutto-campo per il secondo, chiamato a dare continuità di ritmo dalla panchina al gioco di Terrell McIntyre.

    T-Mac, miglior giocatore della scorsa stagione, mette in bacheca un altro trofeo, quello di MVP della Supercoppa, con i suoi 16 punti frutto di un ottimo 6/8 dal campo (4/6 dall'arco), e di una semplicità impressionante nel frustare la retina e di costruire, nel contempo, azioni per i compagni (l'intesa con Eze è rimasta intatta).

    Fluidità di gioco che, Avellino, sembra invece aver lasciato nella valigia di Boniciolli: l'assenza di Dickau (o, comunque, di un punto di riferimento in regia) si fa sentire sin dai primi minuti, e l'attacco irpino vivacchia sulle iniziative personali di Tamar Slay (costretto poi ad abbandonare la partita all'intervallo per un riacutizzarsi del dolore all'alluce operato) e di Chris Warren , privato, però, da problemi di falli, della possibilità di dare una sorta di continuità alla propria partita. Williams vaga (o meglio, staziona) a centro-area senza ricevere palloni degni di nota (arriverà Best in cabina di regia, ma Marques Green gli mancherà molto in questa stagione), mentre Radulovic , in uscita dalla panchina, manca di brillantezza e, soprattutto, del fisico necessario per contrastare i lunghi senesi in vernice. Porta è lento e svagato, e il resto fa da contorno.

    Avellino resta in partita (e anche in vantaggio) fino al 4-6, grazie a un canestro leggiadro di Slay e a uno spettacoloso assist dietro-schiena di Warren per la schiacciata di Williams; poi Siena inserisce le marce alte e, trascinata da un McIntyre perfetto e da un Domercant già in forma europea, piazza un parziale di 16-0 che indirizza già la partita su binari ben precisi. Markovski è costretto a centellinare l'utilizzo di Warren per prematuri problemi di falli, Siena prova ad allungare, ma il rientro dell'ex-Cibona, coadiuvato da qualche buona giocata di Slay, riporta Avellino a -10 (35-25). La Montepaschi assiste alla prima sfuriata stagionale di Pianigiani, e l'esito è un subitaneo parziale di 17-9 frutto di un purissimo lavoro di squadra, in cui ogni giocatore apporta il proprio mattoncino per il 52-34 dell'intervallo.

    Avellino comincia malissimo la ripresa, e, complice l'uscita di Slay e il quarto fallo di Warren, Siena approfitta della disparità dei valori in campo per chiudere definitivamente la partita. La Montepaschi porta sei uomini in doppia cifra, con Kaukenas a impazzare nel finale e ad ammassare statistiche che porteranno morale a un giocatore che ha saltato, per infortunio, gran parte della scorsa stagione. Warren è l'ultimo ad abbandonare la barca dell'Air (18 punti alla fine), mentre Williams (14 e 7 rimbalzi) ritocca il tabellino soltanto nel garbage-time dopo 25 minuti di eclissi. E ora, chi si candida come anti-Siena?

    Montepaschi Siena-Air Avellino 108-72 (25-14, 52-34, 76-49)

    Siena: McIntyre 16, Domercant 15, Kaukenas 13, Lavrinovic 13, Sato 11, Finley 10, Carraretto 9, Eze 8, Stonerook 5, Lechtaler 4, Ress 4, Centanni 0. All. Pianigiani.

    Avellino: Warren 18, Williams 14, Slay 9, Tusek 8, Radulovic 6, Cinciarini 6, Porta 4, Crosariol 4, Lisicky 3, Napodano 0. All. Markovski.
    Daniele Fantini / Eurosport
     
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  6. ~P a i n.
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    Vista 3 giorni fa, la partita, lezioni i basket.
     
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  7. Genio™
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    CITAZIONE (LeonardoR @ 20/9/2008, 16:21)
    Napoli e Capo d'Orlando sono state escluse dal campionato di basket di serie A. Lo ha deciso il consiglio federale, riunitosi a Roma. Il 26 luglio le due societa' avevano ricevuto l'ok dagli organi di controllo per disputare la massima serie. In seguito la documentazione presentata e' risultata gravemente lacunosa, tanto da rimettere tutto in discussione. Oggi la Comtec al consiglio federale ha presentato il rapporto concludendo che i due club non avevano i requisiti per l'ammissione.

    e non ci sarà nemmeno il ripescaggio... sarà un campionato a 16 squadre .. :lol: ...
    speravo in un ripescaggio della legea scafati anzi ora Harem Scafati.. la squadra della mia città... cmq ora capo d'orlando e napoli giocheranno in B1.. Che Vergogna !! :asd:
     
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  8. giancade8
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    Finalmente domenica inizia il campionato...

    Mi dispiace non poco della esclusione di squadre come Napoli e Capo d'Orlando... squadre che erano destinate man mano a crescere e che nel recente passato avevano dimostrato molte cose buone, vedi la coppa Italia di Napoli e l'incredibile Playoff raggiunto l'anno scorso da CDO...

    Ma d'altronde è anche giusto cosi... chi sgarra paga (vedi la Virtus nel 2003!) peccato solo che la decisione è arrivata cosi in ritardo, che le squadre erano praticamente fatte e ora tanti professionisti si sono trovati senza "posto di lavoro"!

    Per quest'anno vedo favorite le solite Siena e Roma... ma sicuramente dietro all'angolo ci sono Virtus Bologna e Milano che potrebbero combinare un bello scherzetto... vedo in secondo piano Fortitudo, Treviso Avellino e Pesaro. Ovviamente saranno i risultati a parlare, ma la griglia playoff la vedrei cosi...
     
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  9. 619fran
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    Milano va, Roma fatica
    Siena riparte alla grande



    Vincono Milano a Pesaro, Roma all'overtime su Caserta e le due bolognesi (Fortitudo a Udine e Virtus con Biella). La Benetton supera l'Air in volata, centri casalinghi per Teramo e Rieti. Nel posticipo serale i campioni d'Italia rifilano 35 punti di scarto a Cantù



    MILANO, 12 ottobre 2008 - Tutte domenicali le partite della prima giornata di campionato. Nell'anticipo delle 12 a segno Milano; nel pomeriggio vittorie per Treviso, le bolognesi, Teramo, Rieti e Roma al supplementare. Nel posticipo serale Siena passeggia su Cantù.



    Scavolini-Pesaro-Armani Jeans Milano 62-67

    Milano festeggia la prima partita da proprietario di Giorgio Armani battendo la Scavolini a Pesaro e mostrando un gigantesco David Hawkins (28 punti con 6 palle recuperate e 10/10 al tiro prima di sbagliare il primo, al 37’). Hawkins porta decisamente dalla sua parte, nell’ultimo quarto, il duello contro Michael Hicks. Pesaro perde troppe palle, 25 alla fine, di cui 6 del playmake Stanic e 5 del panamense. Luca Vitali, dopo una partita orribile, con la sola attenuante dell’infortunio del mese scorso, realizza l’unico canestro, quello decisivo, a 59" dalla fine: è la tripla del 62-66 che condanna Pesaro. Chiude con 1/8 al tiro come Hall, Thomas fa peggio (0/8), Mordente quasi (0/4). Nell’Armani va bene Bulleri (8 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi) e alla fine si vede anche Sow (5 perse però).
    Per Pesaro il migliore è il nigeriano Akindele (16 punti, 8 rimbalzi, 5 recuperi, 4 stoppate) mentre Hurd e Curry spariscono nell’ultimo quarto. Pesaro paga l’impalpabilità dei registi, Stanic e Van Rossom, 3 punti, 9 perse in due alla fine. Casey Shaw segna il primo canestro della stagione 2008-09, poi Pesaro si addormenta, Bulleri e Hawkins guidano il 10-0 di Milano in poco più di 2’. Michael Hicks fa tutto il necessario per riportare i marchigiani in vantaggio: quando succede (15-13), ha già segnato 8 punti e messo in partita i 216 centimetri di Akindele. È proprio il pivot nigeriano il fattore decisivo del primo allungo pesarese: nell’area Scavolini non si entra, chi ci prova (Rocca) viene sistematicamente stoppato.
    Milano si ferma quando Bullo e Hawkins escono, si mette a sparare solo da tre con percentuali disastrose (1/10 nel primo tempo). Segna solo 2 punti in 10’, realizza il primo canestro del secondo quarto quasi dopo 6’, quando è entrato in partita anche Curry e Pesaro allunga (23-15). Ma non capitalizza una superiorità evidente. Bucchi mette l’Armani nelle mani del francese Sangarè che l’ha guidata per buona parte del precampionato in attesa degli azzurri e il risultato è immediato: l’Armani torna a -3. Akindele, nei 12’ in campo nel primo tempo (30-27 al riposo), colleziona 8 punti, 6 rimbalzi, 2 stoppate ma l’impressione è che la Scavolini abbia buttato via una grande occasione per prendere in mano la partita. Rocca approfitta della marcatura di Shaw per pareggiare (32-32).
    Poi la gara diventa il catalogo dei giocatori di maggior talento. Prima il duello Hicks-Hawkins, poi la prepotente crescita di Curry e Hurd. Pesaro riprova l’allungo (47-42), ma viene travolta dalle sue palle perse prima ancora che dallo show di Hawkins. L’ex stella di Roma segna 9 punti nei primi 6’ dell’ultimo quarto, arriva a 10/10 al tiro quando riporta avanti l’Armani (55-58). Akindele è un fattore (62-63 a 1’19" dalla fine), ma Vitali redime la sua partita scialba col primo canestro decisivo del nuovo campionato.
    Pesaro: Akindele 16, Hicks 16, Hurd 12
    Milano: Hawkins 28, Bulleri 8, Rocca 7, Sow 7



    Benetton Treviso-Air Avellino 71-68

    Erano tre anni che la Benetton non vinceva la prima gara di campionato: ci riesce contro Avellino, ipotecando i due punti con un primo quarto quasi perfetto e poi rischiando di buttare via tutto in un finale adrenalinico. La magia di Mahmuti è partire con Roberto Rullo in cabina di regia, invece di affidarsi al neo-acquisto Dixon (sostituito di Wood). Il 18enne trevigiano non si impaurisce di fronte a Travis Best e fa girare la squadra a meraviglia: i primi dieci minuti della Benetton sono addirittura esagerati, riesce praticamente tutto. L’Air è sotto choc: segna 5 punti all’avvio e poi non vede il canestro per il resto del quarto (che finisce 28-5). Diener si schianta ripetutamente contro la difesa di Neal, che dall’altre parte del campo non sbaglia nulla (12 punti dopo 10’). Avellino si risolleva nel secondo quarto: Wallace e Renzi non si intendono nei cambi difensivi e Tusek colpisce indisturbato. La situazione è capovolta: segnano gli irpini, i veneti forzano ogni conclusione. Il parziale del quarto è eloquente: 20-8 per i lupi, gara quasi riaperta (36-25). L’Air però non conclude la rimonta e la benzina sembra finita: Best sragiona e Markovski è costretto a cambiarlo con Porta. Sembra una resa anticipata, e infatti l’allungo della Benetton non tarda: 49-32 al 27’, con Dixon che dialoga con Nicevic con sbalorditiva naturalezza. Ma non è finita: Tusek e Warren ci riprovano ancora, riportando l’Air a -8 (64-53) a 4’ dalla sirena. Treviso va in confusione e Avellino arriva a –2 con un libero di Best. Ma Dixon rovina il sogno, facendo il primo miracolo della sua ancora brevissima carriera italiana.
    Treviso: Neal 20, Nicevic 16, Rancik 16
    Avellino: Tusek 20, Warren 15, Best 12



    La Fortezza Bologna-Angelico Biella 83-72

    Tocca a Ford (mvp) segnare il primi canestro ufficiale di quella che dovrà essere la stagione Virtus della riabilitazione, verso i tifosi, della squadra bolognese dopo i disastri della scorsa annata. Al debutto c’è la vittoria spettacolare sull’Angelicoa, che proprio un anno fa, di questi tempi, gli faceva lo sgambetto all’ex Palamalaguti. Nel primo quarto due triple di Righetti rompono l’equilibrio (16-7 al 6’) che non tornerà più, coi piemontesi che rimangono in scia solo grazie ai nuovi Plaisted e Gist. Per la Virtus intensità, chili, concentrazione e qualità (tanta) soprattutto sotto le plance, dove Ford, oltre ai punti e rimbalzi, nel secondo quarto si esibisce in tre stoppate perentorie. Biella invece ritrova i punti di Gaines (tre triple nei secondi 10’) che permettono all’Angelico di ridurre i danni all’intervallo (49-36). Boykins show nel terzo periodo, con 9 punti, e quando Chiacig segna in transizione (27’14”) la partita è in cassaforte (66-47, +19) per Bologna. Nell’ultimo periodo il carattere degli ospiti (soprattutto dell’ex Garri) porta Biella sul -10 in più circostanze, ma non basta contro questa Virtus della rinascita.
    Bologna: Ford 18, Boykins 14, Arnold 13
    Biella: Gaines 18, Smith 15, Gist 14



    Snaidero Udine-Fortitudo Bologna 72-90

    Sull'asse Forte-Slokar-Mancinelli la Fortitudo sbanca senza affanni il Carnera. La partenza è di Bologna che vede subito Forte in una serata scintillante: 2-7 al pronti via, ma Udine ricuce e pareggia a quota 10. La seconda scoperta per la Fortitudo è Slokar (un ex), che domina sotto i tabelloni e contribuisce a far dimenticare le assenze pesanti di Woods e Huertas. Ci penserà anche Mancinelli. Tira benissimo la squadra di Sakota, arriva all'intervallo con il 62% dal campo (la Snaidero è al 44%), con Forte a 17 punti (5/7 da tre) e 6 unti di vantaggio. Un vantaggio che, dopo la pausa, si dilata. Udine si era aggrappata ai canestri da fuori di D'Ercole, a qualche rara giocata di orres, alla concretezza di Ortner, ma nel terzo quarto non basta più. Forte fissa il 50-60 al 26', Anderson accorcia (55-60) ma è l'ultimo sussulto della gara. Non mancano, a chiudere tutto, 10 punti consecutivi di un super Mancinelli.
    Udine: Anderson 20, D'Ercole 15, Ortner 10
    Bologna: Forte 33, Mancinelli 22, Slokar 10



    Solsonica Rieti-Premiata Montegranaro 77-69

    Quando Vangelis Sklavos piazza il break di 6-0 in apertura di ultimo quarto, per Montegranaro la partita prende una brutta piega. Non bastano Brandon Hunter e Kiwane Garris per abbattere il muro di una difesa, quella disegnata da Lino Lardo, capace di reggere i tentativi di rimonta della Premiata per tutta la partita. Al PalaSojourner la Solsonica festeggia in campo e sugli spalti la prima vittoria in serie A contro la sua rivale storica dopo il doppio dispiacere regalato dalla truppa di coach Finelli l'anno scorso in regular season ai tifosi reatini. Ma è una vittoria importante soprattutto sul piano psicologico, perché cancella subito dalla classifica quel -2 che, un risultato diverso, avrebbe potuto rendere ben più problematico per la Sebastiani. Le indicazioni del precampionato sono state rispettate. Sklavos (10 rimbalzi e 9 falli subiti) è una garanzia. Campbell la variabile che può fare la differenza da ogni parte del campo. Gigena il fulcro intorno al quale ruota tutta la difesa. I punti di Minard, invece, arrivano troppo tardi, i 10 di Taylor sono solo un lampo nella notte.
    Rieti: Sklavos 19, Campbell 16, Gigena 15
    Montegranaro: Hunter 23, Garris 18, Minard 15



    Tercas Teramo-Carife Ferrara 84-68

    Vince per la prima volta in sei anni la Banca Tercas Teramo alla prima di campionato e lo fa con autorevolezza contro la Carife. Sin dal primo quarto non c'è storia: Poeta e Brown prendono in mano la squadra trascinandola immediatamente al 19-13 della prima frazione. Nel secondo periodo si scioglie anche Moss e la Tercas vola sul 50-30 dell'intervallo, dopo una pausa di 15' d'interruzione per problemi al segnapunti. Prova a reagire nella ripresa Ferrara sospinta finalmente da un Collins inesistente fino ad allora, 0 punti al riposo: arriva fino al -9, dopo essere stata anche a meno 25, grazie a 18 punti consecutivi del suo folletto. Ma la Tercas è più squadra, vola via grazie al collettivo e a uno splendido Moss e porta a casa i primi due punti del campionato.
    Teramo: Moss 18, Poeta 18, Brown 11
    Ferrara: Ebi 21, Collins 20, Jamison 8, Nnamaka 8



    Lottomatica Roma-Eldo Caserta 83-81 d.t.s

    Vince la Lottomatica Roma ma la Eldo Caserta può davvero uscire a testa alta dal Palalottomatica. C’è voluto un supplementare per dare a Roma una vittoria che Caserta ha probabilmente gettato al vento avanti di 6 (64-70) a pochi decine di secondi dalla fine. Poi Jabber, letteralmente sull’acuto finale della sirena, ha segnato il pari mandando in visibilio tutta Roma. All’inizio Jennings siede in panca e Repesa consegna la squadra a Jaaber, ma è da Hutson che arrivano le note più liete con Brkic che cerca di tenere Roma a vista. Il vantaggio dei capitolini è di 7 (18-11) alla prima pausa, mentre nella seconda frazione la Eldo imbriglia meglio le trame dei padroni di casa, anche se dopo 120 secondi arriva il primo splendido canestro di Jennings, che spiazza Di Bella e segna i primi due punti della sua avventura italiana. De La Fuente firma tre canestri di fila, ma Diaz e Di Bella frenano la falla e alla pausa lunga è 33-28 per i padroni di casa. Nella terza frazione Becirovic e Diaz si dividono lo scenario, ma è negli ultimi 10 minuti che Caserta prima pareggia e poi scappa fino al vantaggio. A quel punto Toti rivede i fantasmi degli anni precedenti, e Repesa si affida a Becirovic per l’ultimo attacco. Sani perde palla (fallo su di lui) ma il pallone va nelle mani di Jaaber: mancano 3 secondi e la retina si gonfia dopo che il pallone batte a tabellone. Esplode il Palalottomatica. Al supplementare, Diaz, fino ad allora sontuoso, sbaglia il libero che manda Gigli a canestro. Di Bella ha sulle mani la tripla della vittoria, ma la sbaglia e Toti tira un grande sospiro di sollievo.
    Roma: Becirovic 21, De la Fuente 14, Hutson 13
    Caserta: Diaz 24, Di Bella 18, Brkic 11


    Ngc Cantù-Montepaschi Siena 61-96

    L'illusione per la Ngc di poter sorprendere Siena dura sino all'intervallo, quando i campioni d'Italia sono avanti 35-41. Il tempo necessario affinchè la Montepaschi si ricordi, ed in questo senso Pianigiani nello spogliatoio deve essere stato molto chiaro, di essere squadra da Eurolega. Il risultato? 8-0 di parziale in 90" frutto di una difesa inespugnabile (11 recuperi nei primi 20', 9 nel solo terzo quarto): 41-65 al 27'. Cantù che ha un Toure mai entrato veramente in partita (sarà l'unico ad avere una valutazione negativa) e con Gaines e Pinkney (10 pt.) come unici terminali offensivi, non trova più la strada per il canestro: 47-74 alla penultima sirena. Negli ultimi dieci minuti Siena, pur forzando troppo in qualche occasione soprattutto con Lavrinovic, amministra il successo preoccupandosi solo delle condizioni fisiche di Carraretto, uscito con un sopracciglio malridotto da uno scontro sotto canestro.
    Cantù: Gaines e Pinkney 10, Zacchetti 9
    Siena: Kaukenas 20, McIntyre 16, Eze 14
     
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  10. 619fran
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    Siena, Roma e Virtus prime
    Cadono Milano e Fortitudo



    La Montepaschi passa al supplementare a Teramo e la Lottomatica espugna a fatica Biella. Caserta e Montegranaro superano in volata Milano e Bologna. Rieti supera Pesaro, mentre nel posticipo La Fortezza vince e lascia Udine a quota zero. Domani Cantù-Avellino


    MILANO, 26 ottobre 2008 - Dopo il successo di Ferrara di sabato sera, il secondo anticipo premia Caserta. Nel pomeriggio vittorie di Siena, Montegranaro, Roma e Rieti. Nel posticipo, la Virtus batte Udine, domani alle 20.30 Cantù-Avellino.


    Eldo Caserta-Armani Jeans Milano 70-68

    Primi due punti e vittoria al fotofinish per Casertaai danni di una Milano ancora ai lavori in corso. La classica degli anni ’80 e ’90 comincia nel migliore dei modi: gran bel basket, canestri in successione, pubblico caldo e numeroso (5000) nonostante l’orario mattutino. Sow sottocanestro fa quel che vuole, mette cinque tiri di fila, Caserta non sembra arginarlo ma resta sempre attaccata al match con Slay molto più tonico rispetto alle prime due giornate e Diaz (10 punti subito anche per il portoricano) che quando va in uno contro uno è inarrestabile. Dopo il 24-24 della prima frazione, la Eldo cambia ritmo. Soprattutto dopo un fallo su Di Bella in contropiede non fischiato a Bulleri. L’attacco alla zona dell’Armani viene facile: a colpire dai 6,25 in maniera consecutiva sono Di Bella, Larranaga (due volte) e Foster. È il 18’, il tabellone segna +11 (41-30). Milano rosicchia qualcosa, va all’intervallo sul 41-36 col macigno di un incredibile 0/8 nei liberi, diviso tra Sow (0/4) e Hawkins (0/4). Nel terzo quarto si inceppa l’attacco casertano (8 punti), Milano fa il compitino e resta a galla mettendo anche il muso avanti (49-50). L’ultimo quarto è intenso come non mai: Caserta si trova sul +5 (65-60) a -1’04”, quindi ecco le tre triple di fila. Hall mette la tripla del 65-63, Diaz replica sempre da tre, così come Hawkins a -19” (67-66). Slay fa 1/2 dalla lunetta (68-66), ancora pari con Hawkins (68-68) a -9”, quindi l’ultima azione: Diaz penetra, sbaglia, ma Slay (anche 9 rimbalzi) mette il tap-in del successo, col pubblico in delirio.
    Caserta: Diaz 21, Slay 17, Foster 13
    Milano: Thomas 16, Sow 14, Bulleri 8


    Tercas Teramo-Montepaschi Siena 81-82 d.t.s

    Sudano le proverbiali sette camicie i campioni d'Italia per avere ragione della Banca Tercas Teramo. Faticano subito dall'inizio: la difesa di Teramo è preparata e attenta, Kaukenas ci mette 3' per prendere le misure a Carroll, poi inizia a spingere Siena con 9 punti sul 13-19. La squadra di Capobianco non si lascia scoraggiare, si dimostra pronta e sui cambi difensivi di Siena confeziona la schiacciata spettacolare di Moss che riavvicina gli abruzzesi. Un tiro da 3 di Lavrinovic,appena entrato, sigla il 15-22 della prima frazione. Dopo una pausa più lunga per via di un tabellone capriccioso, entrano in ritmo sia Carroll, con due bombe riavvicina Teramo sul 23-24, che Beppe Poeta. La Banca Tercas difende con il cuore, pressa, alterna zona e uomo, concede pochissimo alla Montepaschi e va al riposo sul 33-35, nonostante i 16 palloni persi, pur vincendo la lotta sotto i tabelloni. Nel terzo quarto Siena con le mani veloci di McIntyre ruba i palloni che creano il primo vero break della partita, 53-45 a 2’48 dall’ultima pausa. La Montepaschi scappa fino al più 10, ma la Bancatercas ha carattere, non molla: Amoroso trova due sottomano rovesciati e mantiene in linea di galleggiamento i teramani. L’ultima frazione inizia con la 27ª palla persa per Teramo, ma i biancorossi non si lasciano intimidire: ancora Amoroso, con 13 punti consecutivi, tiene viva la speranza degli abruzzesi, sfruttando il riposo temporaneo di Stonerook in panchina e seminando il panico nella difesa senese. Torna Stonerook, ma Teramo non si ferma più: 68-69 a 25’’ dalla fine con una meravigliosa giocata difensiva di Poeta che costringe McIntyre allo sfondamento. Si va in attacco Brown commette infrazione di doppio palleggio e regala la possibilità a Kaukenas di chiudere la partita con 2 liberi a 5’’ dalla fine. Il lituano non è freddo come al solito e e fa 1/2, Poeta corre tutto il campo e regala il sogno ai teramani: canestro e pareggio allo scadere, supplementari. Mini break per Teramo, con Poeta e Brown, i biancorossi scappano avanti 77-72, ma Stonerook e Kaukenas riportano di nuovo i senesi alla parità. Carroll trova il tiro da 3 che porta ancora avanti i teramani, 80-79. Jaacks fa 1/2 ai liberi, ma commette fallo sull’ultimo tentativo di Stonerook da 3, che cerca il contatto. Stonerook si conferma campione e in mezzo ad una bolgia infernale regala la vittoria ai suoi. Teramo perde con molto onore.
    Teramo: Carroll 23, Amoroso 20, Poeta 20
    Siena: Kaukenas 28, McIntyre 15, Stonerook 14



    Angelico Biella-Lottomatica Roma 85-94

    La Lottomatica riscatta il passo falso nell'esordio di Eurolega, passando sul campo dell'Angelico, ma non senza faticare. Decisivo l'ultimo quarto, quando Roma ha potuto contare su seconde linee di qualità che di fatto hanno deciso la gara. Mvp De La Fuente i cui 12 punti negli ultimi dieci minuti sono risultati decisivi. L'Angelico, invece, nel momento chiave non ha saputo andare oltre i tentativi dalla lunga distanza che non hanno pagato (8/30), rendendo vana la bella prestazione di Smith. Corre troppo veloce la Lottomatica che in avvio oltre ad avere due squadre da schierare (tanti sono i campioni in roster) sembra avere anche due marce in più dei rossoblu, sotto 8-2 in un amen, tanto che Bechi deve chiamare un time out dopo 3 minuti sul 4-10. La scossa dalla panchina dà l'effetto sperato e l'aggressività degli uomini Angelico riesce in parte ad arginare la pressione romana. Goran Jurak (ingaggiato a gettone al posto dell'infortunato Plaisted) esordisce segnando la tripla del 14-16 e dando fiducia a compagni e tifosi, come al solito caldissimi, nonostante lo zero in classifica. Il finale di primo quarto vede addirittura Biella avanti sul 21-20, grazie a un contropiede chiuso con schiacciata da Jerebko, apparso in difficoltà su Datome. Coach Repesa ruota tutti gli uomini voltando e rivoltando la squadra, ma l'equilibrio raggiunto sembra stabile, con Gist e Spinelli che tirano la volata rossoblu con qualche spunto personale. Il terzo fallo di Gist mette in difficoltà il pacchetto lunghi biellese, per qualche minuto perforato a ripetizione da Brezec. L'Angelico va sotto 39-46, anche a causa della difesa a zona ordinata da Repesa, ma prima una tripla di Smith e poi un canestro di Jerebko riportano i piemontesi a un'azione dal nuovo pareggio. Aggancio sfumato perchè Spinelli si fa rubare palla da Jaaber che sigla in contropiede il 44-48 dell'intervallo. Il terzo quarto offre molti errori e pochi canestri, conditi da confusione varia. La svolta arriva nell'ultima frazione: si parte dal 63-64, ma Roma lancia uno sprint con le energie fresche di De La Fuente e Gabini che per le linee stanche rossoblu diventano giocatori inarrestabili. Il tiro da tre non entra e arriva la sconfitta che lascia l'Angelico al palo e rilancia Roma capolista.
    Biella: Smith 31, Garri 11, Jurak 10
    Roma: Brezec 17, De la Fuente 14, Becirovic 13, Datome 13



    Premiata Montegranaro-Fortitudo Bologna 91-89

    Una Premiata da urlo firma l’impresa e batte la Fortitudo che lamenta assenze pesanti. Avvio scoppiettante, con gli ospiti sempre avanti di misura (bene Huertas e Achara), ma Premiata pronta a scappare dopo 7’50” di gioco. Il sorpasso è firmato dall’ex Cavaliero (16-13). Nel secondo quarto viene fuori Woods e Bologna torna avanti. Montegranaro comunque c’è, soprattutto dal punto di vista del carattere, sebbene sotto alle plance Helliwell risulti ancora impreciso. Il lavoro di Slokar si fa sentire, ma la zona di Sakota non sortisce gli effetti sperati. Così i locali possono portarsi sul + 7 dopo 5’34” (35-28). Che a 3’23” dalla sirena viene incrementato (+10) e nuova sospensione per il team ospite che reagisce, piazza un parziale di 0-9, e torna in partita. Le triple di Taylor e Malaventura portano alla pausa lunga, dove si arriva sul 48-45 con 13 punti di Hunter e 14 di Woods. Ripresa: Garris e Minard sembrano avere ancora la mano calda, ma la Fortitudo rimonta (57-57 dopo 5’02”). Tre liberi di Woods, penetrazione di Malaventura e gli ospiti tornano avanti (57-62). Bologna sembra essere tornata in campo più determinata e attenta in difesa; in alcuni frangenti ai marchigiani non rimane che aggrapparsi alle triple di Minard e Flamini (sul quale gravano già quattro falli). Bologna sembra quasi in controllo nonostante l’orgoglio di Cavaliero (67-70). Il risultato però è ancora in bilico e lo sarà sino alla fine. Achara e Mancinelli provano a dare l’incipit al successo ospite, ma l’encomiabile squadra di Finelli è viva più che mai. Taylor firma l’aggancio a 4’35” dalla sirena (78-78). Una penetrazione di Hunter mette pressione ai bolognesi, che sbagliano l’impossibile, ma restano in scia (90-89 con meno di 12” da giocare). Mancinelli ha il tiro da sorpasso, sbaglia e Hunter dalla lunetta fa 1/2 per il +2. La Fortitudo non riesce ad andare al tiro della disperazione e Montegranaro può così festeggiare.
    Montegranaro: Minard 19, Hunter 17, Taylor 17
    Bologna: Mancinelli 24, Woods 23, Malaventura 17



    Solsonica Rieti-Scavolini Pesaro 61-59

    Paura per Maximiliano Stanic, costretto a lasciare in ambulanza il PalaSojourner dopo un caduta fortuita in un’azione di gioco: per lui un brutto colpo alla schiena, ma i primi accertamenti hanno escluso problemi più gravi. Tensioni nel finale di una partita riaperta da Pesaro dopo un primo quarto da incubo (21-9). E’ successo di tutto nella sfida tra Solsonica e Scavolini che alla fine Rieti riesce a portare a casa infilando la seconda vittoria consecutiva in casa. Le precarie condizioni fisiche di Akindele (solo 4’45’’ in campo nel primo tempo), ma soprattutto quelle di Curry sono le principali preoccupazioni di coach Sacripanti. E a ragione visti i risultati di un primo quarto in cui la difesa disegnata da Lardo e la precisione nei cambi della Solsonica sul pick and roll di Pesaro è una gabbia che imbriglia l’attacco della Scavoini. E’ solo quando, non a caso, Ramel Curry entra in campo che la luce si riaccende: 11 punti in 12 minuti esatti, insieme ai 12 di Hicks rimettono in corsa Pesaro con un parziale di 9-2 in apertura di secondo quarto. La contromossa è una zona 3-2 che permette a Rieti di riportarsi sul +9 (31-22), prima che, ancora Curry e Hicks aiutati dai primi punti di Hurd, annullato da Sklavos nel primo quarto, riducano di nuovo lo svantaggio (38-35 al 20’). E dopo un terzo periodo che non cambia la sostanza delle cose (52-50), prima Curry (59-56) e poi Myers (60-59) regalano a Lardo l’ultimo brivido insieme al 2/6 dalla lunetta di Campbell nelle ultime tre azioni offensive di Rieti. Ma la difesa della Solsonica, retta da un monumentale Pervis Pasco (11 punti e 13 rimbalzi) tiene duro e Pesaro deve recitare tutti i mea culpa del caso per un primo quarto che ha decisamente compromesso, da subito, la partita.
    Rieti: Campbell 14, Pasco 11, Sklavos 10
    Pesaro: Curry 16, Hicks 16, Akindele 12



    La Fortezza Bologna-Snaidero Udine 91-74

    La potenza è nulla senza controllo. Se n’è accorta La Fortezza, che alterna momenti di spettacolo e talento puro a frequenti pause, faticando più del dovuto a regolare una tignosa Snaidero. In avvio su Udine si abbatte l’onda anomala bianconera. Arnold segna 10 punti nei primi 4’, giganteggiando sulla testa di uno spaesato Di Giuliomaria, Ford distribuisce stoppate e si esibisce in due prepotenti schiacciate: dopo 4’30” è già 18-4 Virtus. Caja chiama time-out, inserisce Romero per Di Giuliomaria e con un inaspettato contro break di 20-4 firma il sorpasso ad inizio del 2° quarto (22-24 al 12’). Poi quando Anderson centra la sua terza tripla della serata, la Snaidero tocca anche il +5 (26-31). Ma Bologna ha una panchina più profonda (Blizzard su tutti) e all’intervallo lungo è 44-37. Nel 3° quarto i padroni di casa amministrano il vantaggio (65-55 al 30’). Nei 10’ conclusivi, nonostante i tentativi di un Torres formato XXL (10 punti) che porta i suoi sul -5 (74-69, 35’25”), i bolognesi chiudono in crescendo col massimo vantaggio (+17).
    Virtus: Arnold 16, Boykins 15, Blizzard 14
    Udine: Torres 23, Romero 14, Anderson 14


    Ngc Cantù-Air Avellino lunedì ore 20.30

     
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  11. :::Fiu:::
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    IMPRESA ARMANI!

    CITAZIONE
    mpresa dell'Armani Jeans Milano che ha battuto 70-61 il Real Madrid nella penultima giornata del gruppo D di Eurolega e resta così in corsa per la qualificazione alla Top 16. Milano, alla quarta vittoria in nove gare, sale a 8 punti in classifica e aggancia al terzo posto Efes Pilsen Istanbul e Partizan Belgrado. L'Armani dovrà ora vincere in casa del Panionios e sperare che una tra Partizan ed Efes Pilsen perda per centrare la Top 16.

    LE ALTRE ITALIANE
    La Montepaschi Siena ha battuto il Panathinaikos Atene 82-77 (20-18, 43-37, 61-61) nella quarta giornata di ritorno della prima fase di Eurolega e ha conquistato a scapito dei greci il secondo posto del gruppo B, alle spalle del Barcellona capolista.

    La Lottomatica Roma è stata invece sconfitta dopo un tempo supplementare dal Tau Vitoria con il risultato di 96-103. Roma, come Siena, era però già qualificata per la Top 16. La Lottomatica Roma ha intanto comunicato che Nando Gentile resterà alla guida della squadra fino al termine del campionato in corso. Al termine dell'accordo, la società potrà esercitare un diritto di opzione per la prossima stagione.

    fonte tg-com
     
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  12. toroloco85
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    Grande Armani :riot:
     
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  13. Iovi
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    Oggi iniziano i playoff:
    Siena-Pesaro
    Treviso-V. Bologna
    Roma-Biella
    Teramo-Milano
     
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  14. Iovi
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    Vincono gara 1 Siena, Roma, Treviso e Milano.
    Oggi e domani gara 2.
     
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  15. rangerpescara
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    Finite le semifinali playoff, in finale vanno Siena (3 a 0 contro Treviso) e Milano (3 a 1 contro Biella)
     
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170 replies since 20/10/2007, 13:08   2187 views
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