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  1. Goofy™
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    Novellino si improvvisa alpinista: "Abbiamo una montagna da scalare, ma ce la faremo"

    Allo stadio Olimpico di Torino, i granata di Walter Novellino ospiteranno domani il Milan, reduce dal k.o. interno con la Sampdoria. Anche il Toro non sta certo attraversando un momento positivo e ha bisogno di punti per lasciarsi alle spalle la zona calda della classifica.

    "Ci rendiamo conto dei nostri errori - ha spiegato Novellino - e sappiamo di aver sbagliato la partita a Cagliari. Io credo però che la squadra meriti di più di quanto dica la classifica. Non mi arrendo di certo, consapevole di avere a disposizione una rosa importante".

    "So di dover scalare una montagna - ha aggiunto il tecnico - , ma son ocerto che grazie ai miei rgazzi potrò farcela. Domani abbiamo tanti stimoli che, a maggior ragione ci vengono forniti anche dal prestigio del Milan".

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  2. Jerome Lebez
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    Il Milan risorge con Pato


    Torino 0 - Milan 1





    Il Milan rivede la luce. Risorge dalle macerie di due sconfitte consecutive. Ma con il fiato dei rivali sul collo e con la Fiorentina, unica nota stonata della giornata, sempre in fuga. Buona la reazione dei rossoneri che chiudono la partita nella ripresa grazie a un gol di Pato, ma su un'azione firmata da Gilardino.
    DUE PUNTE - L'inversione di tendenza Ancelotti la affida infatti alla vecchia guardia. L'allenatore del Milan, dopo la figuraccia contro la Samp, tormentato dai dubbi all'ultimo momento riununcia a Paloschi e sceglie l'Alberto tradizionale: Gilardino al fianco di Pato, con Seedorf, in assenza di Kakà, alle loro spalle. Cambia idea anche sul centrocampo. A pensarci bene Pirlo è sempre Pirlo. E Ancelotti non rinuncia al suo gioiello. Infine la difesa con il suo totem Maldini. Walter Novellino schiera un nobile 4-4-2, con Corini dal primo minuto e un attacco a due punte composto da Stellone e Di Michele. Rinucuia a Motta in difesa e punta su Diana; soprattutto sulle sue fughe sulla fascia destra, dove il Milan è apparentemente pià fragile.
    STELLONE CI PROVA - Primo tempo così così, tra pause e lampi. Forse c'è un po' di Milan in più, ma ancora malaticcio, che fatica a spingere, anche se qualcosa di buono ogni tanto lo fa vedere. Il Torino gioca in pressing sui portatori di palla, ma i rossoneri sono abili ad aggirare l'ostacolo con il gioco sulle fasce. La cronaca è scarna. Stellone scarica sull'esterno della rete in una delle consuete azioni di contropiede granata, gestite dall'intelligenza di Corini e Rosina, francobollato da Gattuso.
    PROVE DI GOL - Il Milan carbura piano piano e in cattedra sale Seedorf, vicino al suo standard migliore. L'olandese dispensa saggi palloni, sbaglia poco e nell'uomo contro uomo è spettacolo puro. Ma non basta per dare consistenza a un attacco gracile e poco propenso alla lotta. Sui tiri da fermo ci prova due volte Pirlo, ma la vera occasione arriva con Pato che con la porta spalancata deve fare i conti con una deviazione che gli nega il gol.
    GILA PER PATO - Inizia la ripresa. Stesso copione. Toro più contropiedista, Milan più manovriero. Azioni alternate. Rosina ha già in bocca l'inconfondibile sapore del gol, ma Kaladze con un intervento straordinario gli toglie palla. Sul fronte opposto i rossoneri fanno valere la loro classe, ma il miracolo Fontana lo deve fare su una deviazione di Di Loreto. Anche perché è la traversa a salvarlo al 15', quando Seedorf con la porta spalancata va a colpire il legno con un piattone. Occasioni d'oro come quella capitata a Gilardino sul tocco di Pato: girata su cui si avventa Fontana, davvero coraggioso. Il cuore Milan prevale e il gol arriva. Seedorf si fa perdonare con un tocco sublime a Gilardino; l'attaccante evita Fontana e tocca morbido. La palla scivola in rete, ma a toccarla per il colpo decicsivo è Pato. Merito del Gila. Al punto che Ancelotti rinvia l'ingresso di Paloschi che avrebbe dovuto sostituirlo.
    Il Milan merita il vantaggio e lo ribadisce con Seedorf che manca il 2-0 servito da Pato. Novellino gioca le sue ultime carte: dentro Ventola e Recoba per Corini e Di Michele. Cambi che regalano più energia e geometrie ai granata. La reazione è veemente ed è Kalac a salvare il vantaggio con parate e uscite tempestive. Ma il Milan quando riparte fa paura. Pato regala numeri da antologia, mentre Gilardino si sacrifica, morde le caviglie, non si risparmia. E se oggi i rossoneri festeggiano lo devono soprattutto a lui.



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  3. Goofy™
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    Sereni: "Sì, qualche rompiballe mi vuole ma io voglio restare granata a vita"


    Sereni, un peccato che l’infortunio l’abbia bloccata proprio in concomitanza con le ultime convocazioni di Donadoni. «In realtà non ho pensato alla Nazionale, piuttosto ho pensato al fatto che entrambi i fastidi muscolari avuti in questa stagione mi sono capitati al mercoledì, in un turno infrasettimanale: questo è un punto da analizzare, potrebbe non essere una coincidenza. Probabilmente devo stare più attento, devo imparare a dosarmi maggiormente».

    Niente Coppe, allora... «No, calmi. Per quest’anno è andata così, poi state certi che il problema sarà risolto eccome!».

    E così pure la Nazionale tornerà a portata di mano. «La lotta resta aperta. Ci sono tanti buoni portieri che ambiscono ad un posto insieme con Buffon. Tuttavia, il mio primo pensiero va al Toro. Esclusivamente al Toro. A questa salvezza che dobbiamo raggiungere il prima possibile, a queste sette battaglie che ancora ci aspettano ».

    Il suo legame con il Torino sembra sempre più solido. «Un legame che io vorrei allungare il più possibile. Questo club mi ha dato fiducia, mi ha dato la possibilità di riemergere come uomo e come giocatore. Mi ha dato serenità. Ovvio che sia legato a questa piazza. Credo che il matrimonio si fattibile».

    Impossibile credere che non siano arrivate offerte da altri club. «Diciamo che qualche... rompiballe c’è in giro, ma io sto bene qui e non mi interessa nient’altro. Quello che verrà in più lo prenderò come elogio e lo terrò per me, ma io vorrei chiudere la carriera qui. Solo se non sarà possibile, allora, ascolterò quei rompiballe».

    Prima si conquista la salvezza, prima si parla del futuro. «Certo, a salvezza acquisita si potrà pianificare il da farsi. Ma fino ad allora, guai ad abbassare il livello di concentrazione».

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  4. Goofy™
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    Torino: via Novellino
    torna in panca De Biasi


    TORINO, 16 aprile 2008 - Manca solo l'ufficialità, ma gli indizi sono sufficienti a formare la prova: il Torino ha deciso di esonerare Walter Novellino e Gianni De Biasi è pronto al ritorno (il terzo) sulla panchina granata.
    UMORI GRANATA - All’esonero pensava da mesi. Ma Urbano Cairo l’ha deciso soltanto dopo la sconfitta di domenica a Genova (3-0) e la contestazione della tifoseria. I granata hanno incassato i fischi a Marassi, poi anche il blocco del pullman sull’autostrada (al casello) e quindi atti di vandalismo su alcune auto. Si era rotto qualcosa, e il presidente si è mosso. Lunedì ha contattato Gianni De Biasi, il tecnico che lui per due volte aveva mandato via, ma anche l’allenatore che la tifoseria granata preferisce. A lui sono legate la promozione di due stagioni fa e la salvezza in quella scorsa. Quando ancora una volta fu richiamato – però tra gennaio e febbraio – per rimettere insieme i cocci della gestione Zaccheroni. Lunedì il contatto, poi Cairo ci ha pensato ancora. Ha forse voluto capire se poteva ancora rimandare. Ha provato a confermare Novellino, ma la risposta della piazza (mille tifosi ieri pomeriggio a contestare tecnico e squadra alla ripresa dell’allenamento) lo ha convinto che l’esonero fosse inevitabile.
    LA SOLITUDINE DI NOVELLINO - Nel frattempo, Walter Novellino si giocava a modo suo il pomeriggio: accettava l’incontro con alcuni ultrà ma non la discussione. Alle accuse dei tifosi ribatteva colpo su colpo, con carattere e coraggio, ribadendo sue aspetti: “il Torino è del presidente Cairo” e, soprattutto “l’allenatore sono io, decido io”. Cairo avrebbe dovuto presentarsi al centro Sisport, ma era a Milano da dove si informava presso i suoi collaboratori. Ha valutato la situazione e deciso. Nella notte è rientrato a casa ed ha ricevuto quello che a breve sarà il nuovo allenatore del Torino. Con De Biasi c’era da ricucire un rapporto difficile. Il tecnico veneto è impegnato in Spagna, con il Levante (che l’ha ingaggiato quando era ultimo in classifica nella Liga e con una situazione economicamente insostenibile: il tecnico e il suo staff non prendono lo stipendio da mesi) e deve liberarsi. Ma non solo, avrà chiesto e a questo punto ottenuto una autonomia che nelle precedenti gestioni aveva solo in parte e che, evidentemente, ha sempre finito col pagare. Chi non ricorda la polemica per l’ingaggio di Oguro, giapponese che Cairo impose e che finì per non giocare mai sia con De Biasi sia con Zaccheroni.
    MERCATO, OHIBO' - Le scelte di mercato di Cairo sono sempre state al centro delle polemiche con i suoi allenatori, e lo stesso Novellino finisce col pagarle perché la squadra granata non è stata costruita in maniera equilibrata. Ed al problema di una rosa con qualche falla si sono aggiunti infortuni in serie che dall’inizio della stagione hanno reso difficilissimo il lavoro dell’allenatore. E’ finita, quindi, non l’esonero di Novellino. Una decisione per alcuni scontata da mesi, almeno da quando il presidente granata aveva chiamato la Spagna per richiamare a Torino il preparatore di De Biasi, Paolo Artico, da sempre stretto collaboratore del tecnico veneto.
    PRESENTAZIONE - Gianni De Biasi verrà presentato oggi pomeriggio, alle 15. Facile immaginare che abbia firmato un contratto per una stagione con opzione su quella successiva (oppure almeno per due anni, magari con un progetto che parli ora di salvezza e poi di rilancio). Poi il Torino si allenerà a porte aperte, come recita il sito Internet del club granata. Una scelta del presidente che ora, a pochi giorni dalla partita contro l’Inter, cerca di stemperare la tensione: la squadra ha 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, tanti quanti ne ha l’Inter sulla Roma, però è in una situazione difficilissima che una sconfitta con la capolista (a sette giorni dalla sfida alla Roma) complicherebbe ulteriormente. Anche per questo non mancava chi pensava che De Biasi non avrebbe mai firmato anche per evitare una partenza così difficile, quasi scontata, in casa dei campioni d’Italia. Invece è andata diversamente.
     
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  5. ~LuKa
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    Peccato x Novellino!
     
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  6. Goofy™
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    Ma da quel che ho capito si è dimesso lui...
     
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  7. ~LuKa
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    Se si è dimesso viene al Napoli!
     
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  8. FORZATOROALE
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    le videonotizie del TORO fc su tutubo...

    https://www.youtube.com/user/1906TorinoFC
     
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  9. Dr.Cli
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    Amoruso al veleno sul Toro: "Foschi è ridicolo"


    TORINO - Dichiarazioni al vetriolo quelle di Nicola Amoruso nei confronti del Torino. L'attaccante di Cerignola, ceduto in prestito negli ultimi istanti del mercato invernale al Siena, spara a zero sul club del presidente Cairo e in particolare su Rino Foschi, ds granata: "Non sono stato io a chiedere di essere ceduto, ma al contrario mi è stata prospettata questa possibilità - ha spiegato 'Nick piede caldo' - A me preme soltanto ristabilire l’ordine delle cose: è il Toro che mi ha ceduto, non è stato Amoruso a volersene andare. Se permettete, c’è una bella differenza. Foschi ("Amoruso voleva andarsene, meglio darlo via, si è ripulito lo spogliatoio")? È un’affermazione ridicola, un’uscita fuori luogo - sottolinea Amoruso - Non ho mai litigato con nessuno, ho sempre avuto rispetto per tutti. Chiedete ai miei compagni se non è vero. Se Foschi ha detto quelle cose ha scelto il modo più ridicolo per giustificarsi di fronte ai tifosi".

    calciomercato.it
     
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  10. Dr.Cli
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    Torino Di Michele vuole restare al West Ham


    Era stato ceduto sul finire del mercato in Inghilterra. David Di Michele era andato a giocare al West Ham di Zola in prestito. L’esperienza inglese è iniziata bene per l’attaccante granata, poi gli spazi si sono leggermente ridotti. Ma ora che Bellamy è passato al Man City ecco che c’è nuovamente molto posto. E Di Michele, complessivamente, è contento dell’avventura d’oltremanica. Anzi è talmente soddisfatto della scelta effettuata, che pare aver chiesto espressamente di rimanere con gli Hammers al termine della stagione. In un’intervista rilasciata al Daily Mirror l’attaccante ha dichiarato: “I miei obiettivi sono quelli di giocare di più, di segnare tanti gol e di restare ad Upton Park al termine di questa stagione, perché il West Ham si sta rivelando davvero una grande esperienza e per questo mi piacerebbe rimanervi più a lungo. Certo, dipende in primo luogo da me, perché meglio faccio sul campo e più il club vorrà cercare di trattenermi”.

    calciomercato.com
     
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  11. Dr.Cli
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    Torino, Novellino: la conferenza stampa completa pre-derby


    Ecco Novellino in conferenza stampa pre derby:

    "Tutti in forma, tranne Abbruscato e Zanetti. Alla Juve manca Grygera? C'è Zebina, che ho visto molto bene contro la Samp nella primavera, e c'è Salihamidzic. Sappiamo della forza della squadra bianconera, ma noi stiamo bene e vogliamo vincere. Iaquinta garantisce più profondità per la manovra, Trezeguet è un grande uomo d'area e Del Piero ha giocate straordinarie. Tutti sono da tenere d'occhio, indipendentemente dalle scelte di Ranieri. La Juve dice che giocherà per vincere, noi diciamo la stessa cosa".

    "Spero che la svolta della Juve tardi ad arrivare...Ci tengono tutti a vincere questa partita, sia per la classifica sia per un prestigio cittadino. Dopo le polemiche di Mourinho la Juve potrebbe aver trovato più carica, anche se è una squadra che comunque è abituata a vincere e lottare. Farina? A me piace tanto come arbitro, designazione perfetta".

    La Juve è favorita dal punto di vista dei valori tecnici? Novellino:
    "Il Toro in questo momento sta bene e non ha paura di nessuno. Abbiamo preparato benissimo questo derby, tutto da giocare fino al '95. Sicuramente per sopperire alla forza tecnica della Juventus dovremo concedere pochi spazi e stare sempre concentrati. Onestamente la differenza è evidente, si vede anche dalla classifica. Rosina? Fino a domani mattina, come tutti gli altri, non saprà la formazione. E' inutile che telefonate...Ho solo un piccolo dubbio, ma priviligerò chi è più in forma. Quasi tutto è deciso".

    "La cosa più importante per me è salvare il Torino. Siamo sereni, ma dobbiamo fare qualcosa in più nella finalizzazione. In mezzo a tanti pareggi ci manca un po' di fortuna e sicuramente una vittoria. Quando giocavo io c'era meno amicizia, oggi si conoscono tutti tra Juve e Toro. Lo stadio? Saremo più noi, sicuramente. I tifosi che verranno vedranno sicuramente un bello spettacolo". Febbre derby in città? "Ognuno di noi la vive a modo suo". Novellino parla ora di Mourinho: "Quello che ha detto è stata una provocazione. Persona per bene, grande allenatore, così come Ranieri. Io però giudico quello che vedo, non quello che sento".

    "La serenità e la consapevolezza dei propri mezzi è offerta solo dai risultati. Noi sappiamo di affrontare una grande squadra. Rivalta, Colombo e Ventola stanno molto bene". Domande in inglese per Novellino (che risponde in italiano, un po' in difficoltà): Toro e Inter le uniche due imbattute? "I go...no, continuo in italiano, è meglio. Non credo sia una coincidenza...al Toro manca una vittoria per essere più felice. C'è sempre spazio per una maggiore crescita, soltanto il lavoro porta buoni risultati. E di conseguenza cresce l'autostima. Devo togliere questa sofferenza al Torino, penso solo alla salvezza".

    E poi:
    "Tra attenzione e carattere nel derby penso sia più importante l'attenzione. I risultati aiutano a formare il gruppo, quando non ci sono è tutto più difficile. Credo di avere la giusta esperienza, piano piano mi sono integrato in casa Toro con la giusta attenzione senza far dimenticare che il mio carattere è quello di pretendere". Partita più fisica o più veloce? "Direi fisica. Vincere il derby dopo 14 anni è un sogno che si fa a fine partita. Ma lasciamo sognare i giocatori e i tifosi. Se il derby arriva al momento giusto? Sì, sicuramente. Fisicamente e moralmente stiamo bene. Chi è più scaramantico tra me e Cairo? Non saprei, ognuno di noi è un po' scaramantico. Io sicuramente sì. Se il Trap buttava l'acqua santa dico che è un momento che andava rispettato, ognuno vive queste partite a modo suo. Tutti abbiamo un santo a cui chiedere aiuto, solo Dio poi sa a chi concederlo". E se il derby andasse male? "Dio non ci dice cosa succederà domani". Toccatine in sala stampa, sorrisi tra Novellino e giornalisti. Si passa al mistico.

    Al termine dell'allenamento pomeridiano (rifinitura) la squadra granata si trasferirà all'Air Palace Hotel di Leinì, dove vivrà le ultime 24 ore prima del derby.

    tmw.com
     
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  12. Genio™
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    Toro: Rosina out 15/20 giorni
    In una settimana piena di infortuni gravi, un'altra brutta notizia arriva per i Fantallenatori.
    Questa volta l'infortunio non è grave come quelli occorsi ai vari Cicinho, Sissoko, Maggio e Ferreira Pinto, sta di fatto che i tifosi granata non potranno vedere in campo Alessandro Rosina per almeno 15/20 giorni.

    L'ecografia a cui si è sottoposto questa mattina ha evidenziato una lesione di primo grado del flessore della coscia sinistra.
    Il fantasista granata era uscito anzitempo nel derby perso sabato sera contro la Juventus, salterà sicuramente la sfida contro l'Atalanta e la Sampdoria e dovrebbe tornare a disposizione di Mister Novellino per la trasferta di Palermo.

    Nel frattempo l'allenatore del Torino potrebbe sostituire Rosina o mantenendo il modulo e schierando al suo posto Gasbarroni oppure passare alle due punte vere e proprie e in quel caso Bianchi, Stellone e Ventola si giocherebbero due maglie da titolare.

    Fonte: Fantagazzetta.com
     
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  13. Dr.Cli
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    Torino, fiducia a tempo per Novellino


    Fiducia a tempo per Walter Novellino. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha deciso di andare avanti con l'attuale allenatore granata, ma solo fino alla prossima partita, quella di domenica all'Olimpico contro la Sampdoria. Novellino dovrà vincere per salvare la panchina, altrimenti Cairo deciderà per l'esonero, con Giuseppe Papadopulo e Giancarlo Camolese come possibili sostituti. Escluso, invece, un ritorno di Gianni De Biasi: "Smentisco categoricamente di stare pensando a De Biasi. È una bufala totale. Novellino resta al suo posto", le parole del presidente riportate da tuttosport.com. La decisione è stata presa dopo una serie di telefonate tra Cairo e il d.s. Rino Foschi, che in mattinata si sono confrontati a lungo dopo l'ennesima sconfitta stagionale.

    tmw.com
     
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  14. Dr.Cli
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    Toro in crisi, salta il presidente?


    TORINO - Dopo l'ennesima sconfitta di questa deludente stagione del Torino, Urbano Cairo è stato beccato dai tifosi granata, che non ne possono più di proclami mai rispettati sul campo. Stando a 'Tuttosport', sarebbe allora ben avviata un'incredibile trattativa per l'acquisto del Torino da parte di Ernesto Bertarelli, il patron di Alinghi. L'italiano naturalizzato svizzero ha un capitale stimato in quasi 9 miliardi di dollari ed in passato il suo nome è già stato avvicinato al calcio, esattamente alla Lazio. I ben informati parlano di contatti già avviati con Cairo, anche se il patron non sembra per ora disponibile ad una cessione. Certo è che sarebbe davvero clamoroso se invece di Novellino, a fare le valigie dal Torino fosse direttamente Cairo...

    calciomercato.it
     
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  15. :::Fiu:::
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    incredibile...a torino non capiscono proprio niente...hanno cacciato ancora Novellino... :bad:

    quel cairo per me non ne capisce tanto...
     
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690 replies since 21/9/2007, 18:49   6519 views
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