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Roma Topic

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  1. Goofy™
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    Gioca? Non gioca? Ce la fa? Corre? Sarà al derby? Chi lo sa, intanto Totti un passettino avanti l'ha fatto...

    Neanche il tempo di godersi l'entusiasmante successo di San Siro contro il Milan, che la Roma deve già preparare la sfida più attesa, per lo meno dalla tifoseria.

    Mercoledì sera è infatti in programma il derby: un match che vede i giallorossi favoriti sulla carta, ma che si troveranno di fronte i cugini biancocelesti i quali, in piena crisi in classifica, potrebbero rilanciarsi, così come lo scorso anno, grazie proprio ad una vittoria nel derby che restituirebbe morale ed entusiasmo a tutto l'ambiente.

    In casa Roma, a tenere banco più di ogni altra cosa sono le condizioni di Francesco Totti: il capitano giallorosso, infortunatosi nel corso del match di Champions contro lo Sporting ed assente ieri pomeriggio, oggi ha ripreso a correre, seppur a ritmi blandi a Trigoria, sebbene le sue possibilità di recupero rimangano comunque minime così come quelle di Rodrigo Taddei che, infortunatosi proprio nel precedente turno infrasettimanale, ha svolto oggi un allenamento completo volto a ritrovare la condizione.

    A quanto pare, dunque, qualche speranza di vedere in campo il loro numero 10 i romanisti ce l'hanno, ma forse farebbero bene a prepararsi mentalmente ad affrontare il derby senza il loro trascinatore.
     
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  2. Goofy™
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    Totti: "Lo scudetto si vince con le piccole..."

    "L'altro giorno Totti ha corso – aveva dichiarato prima della partita Luciano Spalletti – ma poi è stato male per due giorni, perché aveva stimolato il piede. Ma dal mio punto di vista la cosa fondamentale sarà averlo la prossima settimana in Champions".

    E quando lo avrà, dovrà trovare il modo di farlo convivere con Mirko Vucinic, perché dopo il terzo gol in tre partite non è pensabile che il montenegrino torni ad accomodarsi in panchina.

    «Il ruolo? Starà a Spalletti decidere, se vorrà adattarmi dietro la punta va bene – ha dichiarato dopo il trionfo il capitano – purtroppo non ho potuto giocare, ma l’importante è che la squadra abbia vinto questo grande derby. Poi lo scudetto si vince con le piccole. Quando torno? Non lo so, non adesso».

    Per «adesso» si intendeva la prossima partita, domenica ad Empoli, perché Totti non sta ancora bene: la contusione alla caviglia non è del tutto smaltita, e quando prova a calciare sente ancora dolore. La possibilità di stringere i denti teoricamente ci sarebbe, ma visto che tre gironi dopo ci sarà la trasferta di Lisbona con lo Sporting la società sembra orientata a non rischiare.


     
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  3. Goofy™
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    Spalletti, Empoli casa stregata

    Gli ingredienti “stadio Castellani”, “empoli” e “roma” hanno finora avvelenato il cocktail servito all’illustre concittadino Luciano Spalletti, impotente in panchina sia quando s’è trovato su quella dell’Empoli, sia quando è tornato da nemico sotto le insegne giallorosse. Tre sfide, tre sconfitte.

    Ogni ragionamento logico porta in tutt’altre direzioni. Per logica, tutte le strade portano alla Roma. Anche quelle che s’inerpicano per la via Lungagnana fino a Montespertoli e poi giù fino a Sovigliana Vinci, magari passando per Certaldo, i luoghi classici dello Spalletti-tour, là dove Spalletti è Lucio, dove è nato, dove è vissuto, dove abita. A girar per queste lande, Lucio è un re, «uno di noi» (loro), «un amiho che non dimentiha», il compagno di ogni scorribanda. Intanto, ti aiutano a far chiarezza: «Non ti honfondere», avverte lucido Giancarlo, amico storico di Spalletti: «Lucio a Certaldo è solo natho, il posto dove ha sempre vissuto è Sovigliana, poi a Montespertoli ha comprato la hasa, costruendola mattone su mattone, chiedendo un mutuo alla banca»... «che la banca – interviene un più anziano amico di tutti e due – all’inizio neanche gli voleva dare. Io lo so perché ci lavoravo. Mi ricordo che fui io a insistere, conoscendo Lucio da quando era bambino. Sapevo che avrebbe sfondato».

    Puntavano tutti su Luciano, da queste parti. E non solo nel calcio. C’era un’altra specialità in cui era oggettivamente il più bravo di tutti: «Beh – aggiunge Massimo, un altro dei ragazzi con cui Spalletti ha condiviso un mucchio di serate – con le donne è sempre stato più bravo di tutti. Sai quelli a cui gli viene tutto naturale? Ecco, lui era così». Andavano al PG93, un locale di quelli giusti, e lui, “Il Moro”, si scatenava: «Lo chiamavamo così per via del colorito scuro della pelle e per i lunghi capelli neri».
     
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  4. Goofy™
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    Bruno Conti: "Daniele, vinciamo noi"

    «Se Daniele facesse due gol e il Cagliari vincesse la partita? E' giusto che faccia il professionista, non sarei arrabbiato, bisogna rispettare il risultato del campo. Se segna non mi arrabbio anche se, ovviamente, preferisco che il Cagliari perda e che vinca la Roma». Roma-Cagliari non è una gara come tutte le altre per Bruno Conti. Non potrà mai esserlo finché suo figlio Daniele vestirà la maglia rossoblù.

    La Roma però non sta attraversando un buon momento e ultimamente è arrivata qualche critica alla squadra. C'è chi chiede un nuovo intervento sul mercato, già a gennaio. «Fin quando vengono da fuori, le critiche sono ben accette. Sappiamo cosa abbiamo fatto. Non so se qualcuno si può lamentare di quello che abbiamo fatto dopo questo calendario; l'ultimo preoccupazione ora è quella di pensare di andare a prendere qualcuno a gennaio. Non ci manca Chivu, abbiamo Cicinho e credo in Vucinic: Adriano non ci interessa».

    Ma un nuovo Totti si intravede nel settore giovanile? E un nuovo Conti? «Ragazzi di buona prospettiva ci sono, dobbiamo avere pazienza di aspettare. Possono fare grandi cose, basta guardare Cerci al Pisa. Uno che mi somiglia è invece Messi, anche se fa qualche gol in più».
     
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  5. Goofy™
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    "Caro Kakà, basta cacciare i soldi e vedrai che nessuno scappa".....parola di Christian Panucci!


    Christian Panucci replica allo sfogo di Kakà, che dopo gli ultimi episodi di violenza non ha escluso che potrebbe lasciare il nostro paese:

    "Fanno tutti i moralisti, ma bisogna smetterla. Basta pagarli i campioni e vedrete che finché sarà così questi verranno sempre a giocare in Italia, davanti ai soldi tutti cambiano. Anch'io davanti a certe scene ho provato un grosso schifo e ho evitato di farle vedere a mio figlio,però dare la colpa solo al calcio di quanto sta avvenendo è ingiusto e riduttivo".

    " Il problema, continua Panucci, è molto più complesso, la violenza non c'è solo la domenica ma ogni giorno. Purtroppo il nostro Paese sta vivendo un momento difficile, tanta gente fatica ad arrivare a fine mese, mio padre ha fatto il postino e lo so. Lo stadio per molti diventa una valvola di sfogo".

    La soluzione per Panucci è una sola: "Noi calciatori non dobbiamo fermarci ma attivarci, collaborare perché la domenica torni a essere un giorno di festa e perché quanto realizzato all'estero venga fatto pure qui. Se tanti paesi sono riusciti ad avere una cultura sportiva, non vedo perché non dovremmo riuscirci noi, non siamo secondi a nessuno".
     
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  6. Goofy™
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    De Rossi e Aquilani: Alla Roma a vita

    Si comincerà la prossima settimana, quando entreranno nel vivo gli incontri, ma i colloqui per i rinnovi dei contratti sono aggiornati quotidianamente. La prossima settimana il direttore sportivo Daniele Pradè incontrerà i procuratori di Tonetto, poi a seguire quelli di Aquilani e De Rossi. Mentre per l’esperto esterno il prolungamento del contratto dovrebbe essere un formalità, la conferma dei due centrocampisti è al centro del progetto della società giallorossa.

    De Rossi è solo di un anno più grande, ma ha bruciato le tappe. E’ diventato campione del mondo, ha fatto una grande carriera in Nazionale e ha incontrato meno difficoltà a ritagliarsi un posto da titolare nella Roma. Per lui la società è disposta a sforare il tetto degli ingaggi, fissato a 2,5 milioni di euro. De Rossi ha il contratto in scadenza nel 2009 e lo prolungherà per altri quattro anni.

    Il discorso di Aquilani è diverso. Oggi Alberto è uno dei giocatori della Roma che rientra nella fascia medio-bassa come ingaggio. Il suo contratto scade nel 2010 e aspetta di conoscere quali sono le reali intenzioni della società nei suoi confronti. Anche Aquilani ha guadagnato il suo spazio in Nazionale, è chiaro che si aspetta di rientrare nella fascia medio-alta degli ingaggi della Roma. Il suo procuratore sarà a Trigoria la prossima settimana, ma già in passato aveva manifestato la volontà del suo assistito, che è quella di restare alla Roma.

     
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  7. Goofy™
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    Roma, rinnovi: il primo sarà Tonetto

    Sarà una settimana importante, la prossima, in casa Roma. Una settimana dedicata agli incontri per i rinnovi contrattuali. Il primo a presentarsi a Trigoria, nei primi giorni della settimana, sarà Roberto Sistici il procuratore di Max Tonetto. L’accordo con l’ex esterno della Sampdoria è praticamente raggiunto già da tempo e sarà ufficiale nei prossimi giorni: due anni la durata, con opzione sul terzo.

    Più complicata la situazione di Matteo Ferrari. Il difensore dal prossimo 1 febbraio potrà liberarsi a parametro zero e firmare con qualsiasi squadra. I contatti negli ultimi tempi sono stati solo telefonici ma le parti sembrano ancora distanti.

    Si faranno vedere a Trigoria anche Zavaglia, per il contratto di Aquilani, e Berti per De Rossi. Due rinnovi facili per quanto riguarda la volontà di tutti di prolungare. Di Brighi si riparlerà verso Natale. Il giocatore ha convinto Spalletti e la società e il suo rinnovo dovrebbe essere una formalità.

    Un capitolo a parte lo merita Mancini. Il suo procuratore Veloz è in Italia, a Milano, ma non ha in programma di sbarcare nella capitale. Almeno fino alla fine del mese, quando dovrà dare una risposta definitiva a Rosella Sensi sull’ultima offerta che la Roma ha formulato al brasiliano una ventina di giorni fa: 2.5 milioni netti a stagione che con i premi possono diventare 3.5. Prendere o lasciare.
     
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  8. Goofy™
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    L'agente di Doni rassicura i giallorossi: "Niente paura, rinnoverà. Vuole solo la Roma"


    Doni e la Roma: una storia spesso discussa, ma che, fondamentalmente, non ha mai vissuto particolari malumori. Il portiere brasiliano, giunto a Trigoria tra lo scetticismo generale, ha conquistato pian piano la maglia da titolare ed è adesso un elemento imprescindibile per la "banda Spalletti".

    Il contratto del brasiliano scade nel 2009, ma Mario Miele, procuratore del giocatore, rassicura i sostenitori della Roma ai microfoni di Rete Sport: "Doni rinnoverà. E' una persona abituata a rispettare i contratti, è molto grato alla società e dunque ci sono tutti i presupposti per il raggiungimento dell'accordo. La Roma è la sua unica scelta".

     
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  9. Goofy™
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    Totti migliora, ma il dolore al piede persiste

    Il capitano della Roma, Francesco Totti, ha effettuato oggi dei controlli medici a Villa Stuart per valutare le condizioni del suo piede destro.

    La situazione sta migliorando, anche se il dolore persiste; domani, comunque, Totti si sottoporrà ad un test fisico dal quale, secondo i professori Mariani e Scala che hanno in cura il giocatore, "si evinceranno gli effetti del bendaggio sulla sintomatologia dolorosa".
     
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  10. Goofy™
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    Spalletti esulta, ma non si esalta: "Più si va avanti, più diventa difficile"


    Con un sonante 4-1, la Roma ha sconfitto sia il gelo ucraino che la Dinamo Kiev, guadagnandosi la matematica qualificazione agli ottavi di finale con un turno d'anticipo.

    Luciano Spalletti, tecnico dei giallorossi, intervenendo ai microfoni di Sky, ha così commentato la gara dei suoi:

    Con grande personalità la Roma è agli ottavi di finale di Champions League. "Abbiamo conquistato la qualificazione agli ottavi in anticipo in un girone difficilissimo. Ho avuto un'altra conferma da questi bravi ragazzi."

    Oggi si è vista una Roma molto convincente anche sul piano atletico. "Abbiamo fatto gol, abbiamo fatto delle buone trame, ci siamo proposti bene nella loro metà campo. Squadra corta, compatta che pressava e di conseguenza sembra tutto migliorato. I ragazzi sono stati bravi perché la partita aveva delle insidie, come presumevo per la partita di Manchester. Di conseguenza, venir qui a correre come abbiamo fatto, è sintomo di una squadra che nella testa aveva i segnali giusti, l’atteggiamento giusto."

    Al sorteggio si dovranno preoccupare della Roma le vincenti dei gironi? "No, stiamo più tranquilli, non esageriamo. Noi abbiamo fatto una buona partita, ma andando avanti sarà più difficile. Dobbiamo stare tranquilli perché poi affronteremo giocatori forti."

    Quest’anno avete più convinzione nonostante le assenze. "Sì, è frutto del lavoro fatto dalla società che mi ha messo a disposizione degli ottimi calciatori che poi sono stati seri per quanto riguarda la professionalità perché quando sono chiamati in causa si fanno trovare pronti. Siamo fiduciosi per il futuro."

    Con il rientro di Totti, come andrà con Vucinic? "Andrà come deve andare, Totti e Vucinic possono coesistere. Mirko è un giocatore molto moderno e completo che sa adattarsi andando a ricercare le posizioni da solo, è bravo ad agire sull’esterno, si fa trovare spesso libero dalla squadra. Grande calciatore."

    Sul modulo adottato. "È stato un’imposizione dettata dalla mancanza di Brighi. Ho scelto Giuly vicino a Vucinic avendo più rientro e forza sulle corsie laterali con Tonetto e Taddei."




    Per Rosella Sensi il girone non finisce qui: "C'è il Manchester da battere"


    Rosella Sensi non può far altro che sorridere, dopo la splendida prestazione dei giallorossi che, con un perentorio 4-1 rifilato alla Dinamo Kiev, hanno staccato il biglietto d'accesso gli ottavi di finale di Champions League.

    Si aspettava una qualificazione così tranquilla? "Me lo auguravo fortemente. La certezza non si ha, ma si spera sempre".

    Un gol a pochi secondi dal termine ha tolto alla Roma il primo posto nel girone... "Il nostro è un ottimo secondo posto. La soddisfazione di battere il Manchester c’è già stata e spero si ripeta".

    È una scommessa vincente quella di Vucinic? "Mi auguro che cresca ancora e migliori ancora. Il paragone con Ibrahimovic è molto importante. Io mi auguro che si avvicini tantissimo e magari lo superi".

    Sulla partita... "Importantissima la partita della Roma. La qualificazione non era scontata e i ragazzi hanno giocato bene".




    Panucci ci ha preso gusto: "E' un momento che mi va bene tutto"

    Il momento d'oro di Christian Panucci, soprattutto in zona goal, sembra non voler più finire.

    Dopo le realizzazioni decisive contro la nazionale scozzese e il Genoa, il terzino giallorosso oggi ha aperto le marcature per il 4-1 dei suoi ai danni della Dinamo Kiev.

    A 34 anni si può ancora segnare? "Oggi sono stato un po’ fortunato. È un momento che mi va bene tutto, sono contento. La cosa più importante è la qualificazione della squadra."
    Dove può arrivare questa squadra? "Abbiamo grande entusiasmo, dobbiamo migliorare, soprattutto nelle difficoltà dobbiamo essere più cattivi."

    Quali sono i segreti di questa seconda giovinezza? "Nella vita mi sono sempre gestito bene, ho entusiasmo, solo al massimo si possono ottenere i risultati migliori. Finchè mi diverto vado avanti".

    Chi ti piacerebbe trovare negli ottavi? "Ci sono squadre affascinanti, dirne una sarebbe sbagliato".

    Il duello con Ronaldo? "Dipenderà da Spalletti, è un giocatore importante, difficile da marcare. In questo momento sto bene, vedremo".




    Nel 4-1 di Kiev, De Rossi ci rimette quasi una caviglia, ma non fa drammi: "Ci sono abituato"


    Daniele De Rossi, uscito anzitempo dal match vinto dalla Roma sul campo della Dinamo Kiev, ha parlato delle sue condizioni fisiche e della gara vinta dai giallorossi ai microfoni di Sky



    Come va la situazione alla caviglia? "Non benissimo, ma non è una cosa grave. Non sarà un recupero lungo e problematico".

    Giocherai domenica contro l’Udinese? "Non lo so. Ma io con le caviglie ho sempre sofferto. Da giovane le ho rotte tutte e due. Sono abituato a recuperare in fretta".

    Avevate preparato la partita in modo particolare? "Loro sono partiti forti. L’impatto vero è stato il freddo. Siamo partiti forti anche per scaldarci".
     
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  11. Goofy™
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    Spalletti e la Sensi sugli incidenti: "solite" (e legittime) frasi, ma non cambia nulla...


    Il bilancio è sotto gli occhi di tutti, 7 feriti e 5 arresti. E la notte di quello che sarebbe dovuto passare alla storia come il match di Champions League col più alto numero di bambini allo stadio nella storia della Roma che viene "macchiato" dalle consuete intemperanze delle frange violente che circondano il mondo del calcio italiano.

    Roma-Manchester United, per loro, è stata la "solita" sfida contro gli "holligans", sfida che ha partorito ancora una volta disordini e terrore, specie nell'immediato prepartita.

    "Ancora incidenti - ha dichiarato Luciano Spalletti durante le interviste rilasciate al termine dell'evento - Queste sono persone malate che tramutano quella che dovrebbe essere una festa in attimi di pura follia".

    "Roma non merita questi misfatti - il commento di Rosella Sensi, ad giallorosso - i veri tifosi sono quelli che hanno tifato dentro lo stadio".
     
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  12. Goofy™
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    A Roma si parla già del dopo-Mancini. E il nome nuovo è... Real!


    Gilmar Veloz, prima o poi, arriverà a Trigoria. E parlerà del "solito" contratto di Alessandro Amantino Mancini, in scadenza alla fine della prossima stagione e in attesa di trovare cifre con cui sposarsi assolutamente più onerose rispetto a quelle attuali.

    Il Lione continua a monitorare l'esterno brasiliano ipotizzando la possibilità di offrire al giocatore i famosi 3,5 milioni attuali richiesti dal suo procuratore. E per questo motivo, mentre il nome dell'attaccante da ricercare sul mercato rimane assolutamente "nascosto" tra le succulente portate delle vacanze natalizie, iniziano a farsi incessanti voci sull'eventuale esterno che andrebbe a completare l'organico di Spalletti in caso di partenza dell'ex giocatore del Venezia.

    E in maniera a dir poco clamorosa, nei giorni scorsi, si è registrato il sorpasso di un calciatore del Real Madrid su Antonio Di Natale dell'Udinese. Già, perché se fino a qualche giorno fa il napoletano della squadra friulana sembrava il sostituto doc di Mancini, da qualche ora è avanzata l'ipotesi di portare a Trigoria nientemeno che Arjen Robben.

    L'olandese, costato 36 milioni alla casa blanca (prossima avversaria dei giallorossi in Champions, va ricordato), non si trova bene al Bernabeu e potrebbe essere uno di quei giocatori su cui il club capitolino potrà effettuare un vero e proprio investimento nel caso in cui il Real decidesse di privarsene e dovessero arrivare soldi per la cessione di Mancini.

    Insieme a Robben circola anche un altro nome clamoroso, quello di Adrian Mutu. Ma di conferme, da questa parte, ne sono arrivate poche...

    Assalto a Doni, la Roma para

    Il Milan è su Donebier Alexander Marangon, detto Doni. È lui uno degli obiettivi di Via Turati per sostituire Dida. Perché,
    questo è certo, Nelson de Jesus Silva, più noto come Dida, lascerà il Milan. Ma la Roma, per ora, non intende trattare
    la cessione del suo portiere titolare. Anzi. L’intenzione di Trigoria è opposta. La società lo blinderà, proponendogli a breve un
    nuovo contratto. Quello attuale (700mila euro netti a stagione, scadenza il 30 giugno 2009) non sembra più all’altezza di un giocatore appetito non solo dal Milan.

    A breve, la Roma dovrà risolvere anche la situazione di Gianluca Curci. Intervenendo a Radio Radio, il suo agente Claudio
    Sclosa ha spiegato: «Gianluca ha l’ambizione di giocare. Certo che è una situazione anomala, ma la Roma ha mostrato interesse nei suoi confronti. La società giallorossa ha il portiere titolare della nazionale brasiliana e il terzo portiere dell’Italia». Per Sclosa, Gianluca non può restare ancora a lungo in panchina: «Curci è un giovane interessantissimo, è chiaro che lui debba andare a giocare adesso. È giusto così».

    In nessun caso Trigoria lascerà andare via Gianluca a titolo definitivo. Prestito o comproprietà con diritto di riscatto sono le uniche formule per le quali la famiglia Sensi darebbe il via libera alla partenza di un giocatore considerato il futuro della Roma e della Nazionale.
     
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  13. Goofy™
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    Aquilani: "Roma, sono pronto a firmare e giocare"

    Aquilani, è pronto a rientrare? «Sto bene. Anche se continuo ad avvertire un leggero fastidio nel punto in cui mi sono fatto male a Manchester. Mi dicono che sia normale, è la cicatrizzazione. E poi non nascondo che ci sia anche una questione psicologica. Dopo tanti guai, la testa fa fatica a non pensarci».

    Tornasse indietro rigiocherebbe a Manchester dove andò in campo con una caviglia malandata? «Sì, rigiocherei. Ero stato costretto a non esserci in quella maledetta notte dei sette gol, volevo giocare, come si fa a dire no all’Old Trafford? ».

    Ora cosa le manca per tornare Aquilani? «Giocare. Ho bisogno di una riprova sul campo, di una partita vera. Solo così ritroverò la tranquillità. Con i compagni mi sto allenando già da un po’ di tempo, ho già fatto le partitelle, per precauzione mi metto anche una fascia protettiva. Ma tutto questo conta poco, mi serve tornare a giocare».

    Nel 2007 non c’è proprio nulla da salvare? «No, no. Nonostante gli infortuni, sono riuscito a giocare la finale di coppa Italia, la Supercoppa e a entrare stabilmente nel gruppo della Nazionale campione del mondo. Almeno questo... ».

    E otto partite di campionato sono state sufficienti perché grandi club mettessero gli occhi sul suo futuro. «Fa piacere saperlo. Ma, credetemi, con me non si è mai fatto vivo nessuno. Ho un contratto sino al 2010 e, ve lo garantisco, in questo momento non mi interessa nulla di un prolungamento, l’unica cosa a cui tengo è stare bene in salute. Tutte le voci su me e l'Inter sono false: anche se, è chiaro, il rinnovo va sottoscritto in due».

    Chi sarà l’uomo in più della Roma per il 2008? «Cicinho. E poi, mi auguro, Aquilani».
     
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  14. Goofy™
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    Perrotta fa le previsioni: «La Roma ha dato il massimo, ma l'Inter è anormale»

    Perrotta come sta? «Ho superato i miei problemi, sto bene. E le vacanze sono un toccasana».

    Dodici giorni senza lavoro per la Roma: troppi? «Scherza? Sono pochi. Da luglio ad oggi non abbiamo mai staccato la spina. Chi gioca in Nazionale non ha saltato un mercoledì. Tre partite ogni otto giorni è un ritmo pazzesco».

    Pazzesco come il ritmo dell'Inter. «Quest'Inter è una delle squadre italiane più forti di tutti i tempi. Non ha punti deboli. Quasi impossibile starle dietro».

    Però forse la Roma poteva fare qualcosa di più. «In un calcio normale, ci sta che lasci qualche punto per strada. Con l'Inter non è possibile perché è una squadra anormale. La Roma degli ultimi due anni ha fatto il massimo».

    Se la Roma non avesse perso qualche punto, sarebbe stata agganciata all'Inter. «I pareggi con Juve, Empoli e Napoli sono costati 6 punti».

    L'Inter sembra più cattiva, più cinica. La Roma, invece, qualche volta è leziosa. «L'Inter sembra cattiva perché ha giocatori che superano il metro e novanta e ti sradicano il pallone con la forza. Noi siamo fisicamente inferiori e infatti il nostro calcio è più elaborato. Però, attenzione, piantiamola con la storia dell'Inter che non gioca bene».

    Si aspettava una Juventus subito protagonista dopo il campionato di B? «Non credevo che potesse viaggiare a questi ritmi. Però se uno pensa a Buffon, Del Piero, Nedved, Camoranesi e Iaquinta e poi si valutano altre cose come ambiente e storia del club, è logico che la Juve sia tornata ad essere la Juve».

     
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    Niente Roma per Ujfalusi

    "Ujfalusi non è mai stato contattato dalla Roma". A sostenerlo è Giorgio De Giorgis, rappresentante per l'Italia del difensore della Fiorentina, Tomas Ujfalusi, in scadenza di contratto in giugno. Il ceco negli ultimi giorni è stato accostato alla Roma, ma ad oggi non esistono trattative: "La priorità del giocatore - continua De Giorgis intervistato dal Romanista.it - è la Fiorentina, poi se non si dovesse arrivare ad un accordo, prenderemmo in considerazione altre ipotesi. Anche se - aggiunge l'agente - vedo Tomas più all'estero che in Italia".

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